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GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE

GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE

Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.

Il 21 marzo perché è il giorno in cui finisce l’inverno e inizia la primavera, e dunque il risveglio della memoria e dell’impegno contro le mafie, ricordando le vittime innocenti.

L’iniziativa di Libera, che quest’anno celebra 26 anni dalla fondazione per impegno di Don Ciotti, nascendo dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sentendo mai pronunciare il suo nome, ha come momento centrale la recita, per nome e cognome, di coloro che le mafie hanno ucciso, un modo per non farli morire mai e un ricordo per non dimenticare anche tutte le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere.

Dal 1996, ogni anno, viene scelta per la commemorazione una città diversa; quest’anno, viste le misure di contenimento adottate per contrastare il Covid-19, gli organizzatori hanno deciso di celebrare la Giornata attraverso una campagna social. Attraverso il web e i social, vogliono ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie, le loro storie, i loro nomi e far sentire la vicinanza degli italiani onesti a tutti i familiari delle vittime.

IL VALORE DELLA COSTITUZIONE

La Costituzione è la Carta fondamentale che determina la struttura portante dello Stato, detta disposizioni di principio e norme anche direttamente precettive; è la base della vita politico-sociale di un Paese e il fondamento stesso della convivenza civile.

Quella italiana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948, a tre anni dalla Liberazione del Paese e dalla fine della Seconda Guerra mondiale, è una delle più avanzate del mondo, soprattutto perché è costruita in modo da non limitarsi ad elencare i diritti fondamentali, ma dare indicazioni perentorie per la loro effettività e per la loro concreta attuazione.

È una Costituzione profondamente democratica, proprio perché si reagiva ad un ventennio di dittatura e di sacrifici e si intendevano creare le condizioni perché la democrazia riconquistata non potesse più essere messa in pericolo. Bisogna soffermarsi soprattutto sui valori fondamentali che emergono dal complesso della Costituzione e che dovrebbero essere quelli cui si ispira tutta la vita politica, economica e sociale del Paese. Non si parla dunque, di Principi, ma di valori, non sempre esplicitamente dichiarati, ma chiaramente desumibili dal contesto. Ecco i principali: la persona, il lavoro, la dignità, la libertà, l’uguaglianza, la democrazia, l’etica e la legalità.

IL VALORE DELLA LEGALITÀ

Il principio di legalità rappresenta oggi come non mai la massima garanzia di libertà, tale principio impone infatti a tutti il pieno rispetto della legge, che è il vero “strumento del popolo”, la cui fonte può stabilire o modificare, direttamente od indirettamente, i diritti fondamentali dei cittadini e le regole di convivenza e di comportamento.

IL VALORE DEL RISPETTO DELLE REGOLE

Per vivere insieme occorrono regole. Le regole sono utili per rispettare le esigenze degli altri e perché gli altri rispettino le nostre.  Proprio dalla necessità di garantire questo rispetto reciproco nascono i doveri e i diritti.

 

IL VALORE DELLA SOLIDARIETÀ PER CONTRASTARE OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE E APPREZZARE LA DIVERSITÀ COME RICCHEZZA PER LA CRESCITA DELLA SOCIETÀ

Il presente lavoro si pone l’obiettivo di sottolineare il valore della diversità, intesa non come limitazione, ma come ricchezza e opportunità di crescita e confronto per tutti. La discriminazione si verifica quando una persona viene ingiustificatamente trattata in modo diverso o esclusa da un servizio o da un’opportunità (un lavoro, una casa, una prestazione sociale o sanitaria, un mezzo di trasporto pubblico, ecc.) sulla base di una delle seguenti condizioni: nazionalità, sesso, colore della pelle, ascendenza od origine nazionale, etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione o convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, appartenenza ad una minoranza nazionale, patrimonio, nascita, disabilità, età, orientamento sessuale o identità di genere, e ogni altra condizione personale e sociale.

 

Lavoro svolto da: R. E D. T., S. P., S. D. D. E L. V.

Silvia De Simone
Silvia De Simone
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