PER UNA MIGLIORE SOSTENIBILITÀ (classe 4 sez.D primaria Lioni)
- ARCHIVIO QUATTORDICESIMO NUMERO
- 21 Aprile 2023
Il terremoto colpì alle 19:34:53 di domenica 23 novembre 1980: una forte scossa della durata di circa 90 secondi, con un ipocentro di circa 10 km di profondità, colpì un’area di 17.000 km² che si estendeva dall’Irpinia al Vulture, posta a cavallo delle province di Avellino, Salerno e Potenza. I comuni più duramente colpiti (X
CONTINUA A LEGGEREChe cosa ricordi di quel tragico evento del 23 novembre 1980? Racconta. Ricordo che era una bellissima giornata di sole e di averne trascorso buona parte ai giardini che si trovavano proprio di fronte casa mia. Non era un giorno come tanti, ma era quello del mio dodicesimo compleanno e mia madre mi aveva
CONTINUA A LEGGEREDove accadde il terremoto? Quarant’anni fa ebbe luogo il terremoto dell’Irpinia, uno degli eventi sismici più gravi della storia italiana. La terra iniziò a tremare alle 19.34 del 23 novembre del 1980, quando una scossa di magnitudo 6.9 colpì un’area compresa tra Basilicata e Campania. Il sisma durò “solamente” 90 secondi ma, per chi visse
CONTINUA A LEGGEREll terremoto del 23 novembre 1980, noto come il terremoto dell’Irpinia-Basilicata fu il più forte evento sismico che ha colpito l’Italia negli ultimi 100 anni che colpì la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale,, causò circa 280.000 sfollati, 8.848 feriti e, secondo le stime più attendibili, 2.914 morti. Avellino e altri piccoli comuni, come Lioni,
CONTINUA A LEGGEREQuarantuno anni fa ebbe luogo il terremoto dell’Irpinia, uno degli eventi sismici più gravi della storia italiana. La terrà iniziò a tremare alle 19.34 del 23 novembre 1980, quando una scossa di magnitudo 6.9 colpì un’area compresa tra Basilicata e Campania. Il sisma durò “solamente” 90 secondi ma, per chi visse quella tragedia, sicuramente sembrarono
CONTINUA A LEGGEREIRPINIA Il 23 novembre 1980 era una domenica di sole. «Non sembrava novembre», recita il ritornello della memoria. D’improvviso un violento sisma sconvolse le viscere dell’Appennino meridionale, attraversò il confine tra Campania, Puglia e Basilicata. Si scatenò a 30 km di profondità, tra la Sella di Conza della Campania (in provincia di Avellino), Castelnuovo di
CONTINUA A LEGGERE