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La primavera: simboli nell’arte e nella cultura

La primavera: simboli nell’arte e nella cultura

La primavera nell’arte

La primavera è per molti la stagione prediletta, con i suoi colori e odori che pian piano ritornano dopo il letargo dell’inverno. È un po’ un simbolo di rinascita. I fiori sbocciano di nuovo, le piante tornano a germogliare, gli animali si risvegliano. Fortunatamente, nel mondo dell’arte, la primavera ha un fascino e una bellezza che nulla ha a che fare coi malanni di stagione e che, anzi, ci lascia incantati. Tanti artisti si sono cimentati nell’ omaggiare, ognuno a modo proprio, la stagione dei fiori. Alcuni più di altri ci hanno lasciato dei veri e propri capolavori. 

Ramo di mandorlo fiorito” di Van Gogh

Nessuna dea, nessuna ninfa, solo un ramo di mandorlo in fiore: uno dei prima alberi che, una volta fiorito, sta a indicare l’arrivo imminente della primavera. E la vediamo quasi la primavera nel cielo terso contro cui si staglia il ramo. Ci sembra di poter sentire l’odore dei fiori appena sbocciati.

L’opera era una della più care a Van Gogh perché pensata e realizzata come regalo per il fratello Theo, al quale era legatissimo. Se la si osserva con attenzione, possiamo intuire l’omaggio di Van Gogh alle stampe giapponesi che tanto lui amava e che voleva emulare. Purtroppo non è mai riuscito nell’intento a causa della malattia che lo ha sconvolto.

 

 

 “Printemps” di Claude Monet

L’opera ritrae un uomo e una donna, seduti sull’erba e intenti a parlare (o, forse, semplicemente a guardarsi), godendosi l’aria primaverile e il paesaggio. I rami in fiore si stagliano contro l’azzurro del cielo ed è proprio l’azzurro assieme al verde il colore che prevale. Qualche pennellata di giallo indica la presenza dei fiori. La scena ci appare rilassante, tranquilla. Ci godiamo anche noi il paesaggio.

 

La primavera nella cultura

La primavera è la stagione che celebra il risveglio della natura dopo il lungo sonno invernale. L’inizio “ufficiale” di questo periodo, che astronomicamente si apre con l’equinozio, si accompagna atavicamente all’idea della rinascita, della speranza e di attesa di ciò che è novello e dell’avvento delle cose belle che speriamo di veder arrivare. In tempi antichi l’arrivo della bella stagione era festeggiato con riti e cerimonie speciali: alcuni dei simboli che risalgono a questo lontano passato sono ancora presenti nella cultura contemporanea e ci si presentano con frequenza, anche se non ne conosciamo esattamente l’origine.

 

C.Z., classe 1 sez. A

Silvia De Simone
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