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Quel tragico evento del 1980

Quel tragico evento del 1980

Raccontato dal punto di vista di mia madre

Domenica 23/11/1980

Per me non era un giorno come un altro, era quello del mio compleanno. Mamma mi aveva preparato una torta che quella sera avremmo mangiato insieme a tutta la famiglia, era una bellissima giornata ed avevo giocato di fronte a casa, perché c’era il parco. Ero rientrata in casa perché era venuto a trovarci il Presidente della banda musicale dove io suonavo e stavamo parlando dei prossimi appuntamenti, quando alle 19:34 sento un grande boato e subito dopo non si vedeva più niente. Quasi per istinto siamo scappati tutti fuori e ci siamo resi conto però che non eravamo tutti, mancava mia zia.

Non avevamo ancora idea di quello che stava succedendo, solo quando mi sono voltata per tornare indietro ho visto che sotto l’arco del nostro portone di entrata si vedeva il cielo, solo allora ho capito che la casa era crollata. Sono corsa immediatamente dentro insieme a mio padre per salvare mia zia. Purtroppo era rimasta sotto le macerie e si era ferita alle gambe in modo grave. Siamo riusciti con l’aiuto di altre persone a sollevarla. Una volta fuori si sentivano grida e pianti strazianti e io e i miei cercavamo di stare vicini. Mi sentivo terrorizzata e non avevo capito bene l’entità di quello che era accaduto!

Nel mio paese ci sono stati 1200 morti per lo più giovani. quella notte non sono riuscita a dormire. Successivamente è stato un via vai di persone che cercavano i loro figli oppure fratelli e sorelle che chiedevano continuamente a mio padre di aiutarli nella ricerca. Altri cercavano aiuto per togliere dalle macerie un familiare. Chi non l’ha vissuto non può immaginare quello che è stata quella notte quando la terra ha tremato. Con il abbiamo capito che ci sono state due scosse una di minore entità e l’altra fortissima che ha fatto crollare la mia casa. I giorni seguenti, i soccorsi non arrivavano perché non esisteva ancora la protezione civile e le strade erano dissestate e i miei genitori stavano sempre in giro cercando di aiutare gli altri. Questo mi faceva stare male perché avevo paura che potesse succedere qualcosa anche a loro. Il paese era completamente crollato.

Quel tragico evento del 1980

Quel tragico evento del 1980

 

TERRAE MOTUS

Nel 1986 il gallerista Lucio Amelio chiede ai migliori artisti contemporanei di esporre le loro opere  in una unica  mostra chiamata “TERRAE MOTUS”, a seguito del terremoto dell’Irpinia del 1980.È forse l’unica collezione al mondo monotematica che rappresenta in modo completo quello che era l’arte contemporanea degli anni ’80, nata proprio grazie alla lungimiranza del gallerista napoletano, questa collezione scaturisce da un evento catastrofico ed ha apportato un vero e proprio contributo alla ricostruzione. Esposta più volte presso l’istituto di arte contemporanea di Boston e al Gran Palais di Parigi viene poi donata dallo stesso gallerista, dopo la sua scomparsa alla Reggia di Caserta nel 1994, dov’è tutt’ora esposta.

Alcune opere degli artisti della collezione Terrae Motus che hanno esposto:

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