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COSA MANGIANO GLI IRPINI A CARNEVALE?

COSA MANGIANO GLI IRPINI A CARNEVALE?

ECCO COSA TROVIAMO SULLE TAVOLE AVELLINESI

 IL PASTIERE MONTORESE

Questa ricetta rientra nella tradizione gastronomica d’Irpinia. Non è da confondere con la pastiera napoletana, sono due ricette completamente differenti. La sua precisa collocazione temporale è nel periodo di Carnevale, anche se ormai, visto il particolare gastro-appeal, si prepara durante tutto l’arco dell’anno. C’è chi lo fa con gli spaghetti e nella versione dolce (con uvetta all’interno e zucchero cosparso sulla crosta esterna) e chi lo fa con le candele o gli ziti nella versione salata. A Montoro si fa con le candele. Chiariamo subito che non è una frittata di maccheroni, ma molto di più, soprattutto in termini di maggiore ricchezza di ingredienti, ma anche perché in alcune case si cuoce al forno.

 

LA LASAGNA AVELLINESE

Le  lasagne di Carnevale sono un primo piatto dal gusto unico, ricco e fantasioso, tipico della cucina tradizionale avellinese. E’ tra le versioni più originali: la base è quella di una classica lasagna , ma si aggiunge salsiccia ( o soppressata locale) , formaggio e mozzarella a volontà , polpettine di carne e il mitico ragù irpino , passata di pomodoro naturale con carne alla grossolana e verdure .

LE CHIACCHERE 

Chiacchere, frappe, donzelle o crostoli, fritte, al forno, al cacao o alla panna, mille nomi e modi per definire il più tradizionale dolce del Carnevale. Le chiacchiere friabili e sottili, fatte di farina, uova e ricoperte da zucchero a velo, sono croccantissime, aromatizzate al limone, con miele, marsala o cioccolato e si riconoscono per la cialda piena di bolle. La tradizione delle chiacchiere risale all’epoca romana ma ancora oggi sono preparate a Carnevale in tutte le regioni italiane.

 

LE CARDELLATE 

Questa è soprattutto una tradizione pugliese, ma nell’alta Irpinia, confinante con la Puglia , le tradizioni si fondono. Si tratta nella fattispecie di striscioline di pasta dolce lievitata, successivamente cosparse di miele oppure zucchero.

 

E NEL RESTO DELLA CAMPANIA ?

IL “MIGLIACCIO”

Tratto distintivo del Carnevale in Campania, il Migliaccio è una sorta di polenta cotta al forno, addolcita con canditi e cannella. Originariamente veniva aggiunto all’impasto anche il sanguinaccio, altro dolce tipico, ma con il tempo questa tradizione si è persa.

 

IL SANGUINACCIO

Il Sanguinaccio ha una consistenza cremosa ed è formato da una base di cioccolato fondente amaro  e dal sangue di maiale. Secondo la tradizione campana va abbinato con le chiacchiere, ma in realtà è una squisitezza anche se mangiato assoluto!

 

LE CASTAGNOLE

Le Castagnole sono un dolce carnevalesco tipico diffuso in tutta Italia, ma preparato soprattutto nel Meridione. Sono delle palline formate da uova, zucchero, farina e burro, possono essere fritte o cotte al forno. Talvolta presentano un ripieno di crema pasticcera o panna. Vengono servite con una spolverata di zucchero a velo. La ricetta risale molto probabilmente al Settecento.

 

 LAVORO SVOLTO DA: V. L., M. G., T. M., F. G. E S. M., classe 2 sez. B

Silvia De Simone
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