Erano le 19:35 del 23 novembre 1980 quando due scosse sismiche a distanza di pochi secondi una dall’altra sconvolsero, per circa 90 minuti, la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale.
Danneggiò i paesi dell’Irpinia e del Vulture, come Castelnuovo di Conza, Conza della Campania, Laviano, Lioni, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia, Calabritto e Santomenna.
La scossa di diffuse fino ad arrivare anche nelle zone di Napoli, Balvano e Poggioreale.
Le tre province maggiormente colpite sono state quelle di Avellino, Salerno e Potenza.
I telegiornali non parlarono subito della scossa perché le telecomunicazioni
erano state interrotte quindi non era giunta notizia. Solo il 24 a mattina, grazie a degli elicotteri, si comprese l’enorme disastro.
La scossa raggiunse un magnitudo di M 6.9, uno dei più potenti mai registrati.
M. G.P.
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