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IL CARNEVALE DI UNA VOLTA A LIONI (sez.B infanzia Lioni)

IL CARNEVALE DI UNA VOLTA A LIONI (sez.B infanzia Lioni)

IL CARNEVALE DI UNA VOLTA…

In occasione del carnevale, i bambini della sez. B della scuola dell’Infanzia di Lioni e le maestre, in collaborazione con i genitori e i nonni, si sono cimentati in una ricerca a ritroso delle origini del carnevale del passato. Gli strumenti adoperati per l’occasione sono stati la ricerca verbale, fotografica, le interviste parlate, scritte e attraverso ciò sono emersi documenti, foto, filastrocche dialettali, “trezzetti”, stornelli e piatti tipici.

Dai racconti dei nostri nonni si può subito notare come questa festa sia mutata negli anni e come questo abbia perso il valore. Il carnevale prima era un momento di festa, usato per uscire dalla quotidianità, per divertirsi e per sfoggiare le proprie maschere. I bambini del paese si riunivano in piazza e ognuno portava degli indumenti che non venivano più usati dai parenti e per questo venivano conservati per l’occasione. Difatti più erano vecchi e più era divertente indossarli. Prima le maschere utilizzate erano più semplici rispetto a quelle di adesso e l’unico lusso che i bambini potevano permettersi era una mascherina di carta con un volto delle maschere tradizionali.

Le porte delle case venivano aperte a tutti e, una volta indossati i vestiti, si andava di casa in casa bussando alle porte dicendo “è permesso a la masckarata?”, con tale frase si chiedeva il permesso di entrare in casa. Una volta entrati poi, i bambini, uno alla volta, recitavano le filastrocche, cantavano qualche canzoncina e infine, se si era riusciti a strappare un sorriso alle persone adulte, queste ti regalavano un soldino, un dolcetto, una caramella, un tarallino… tutto era gradito.

A fine giornate con i soldi ricevuti si andava a comprare le caramelle da: Lice de Marianna, Ciccillo de Paglietta, Giulio de Mario, Paskale de Onanzio, Totonno de Iscitiello, Pippinella de Scarpitto, Ciccio de Marcangione e, successivamente, ci si fermava in piazza a condividere le leccornie comprate.

L’intento di questo lavoro, attraverso il materiale raccolto, è di far conoscere ai bambini il carnevale di una volta e di conseguenza anche l’infanzia e le tradizioni dei nostri nonni. Ciò è stato molto produttivo perchè confrontandolo con quello di oggi abbiamo analizzato le differenze e soprattutto abbiamo fatto comprendere loro che non è il costume costoso a rendere una festa più divertente, l’importante è stare insieme e condividere quel che si ha.

 

 

Carla Capponi
Carla Capponi
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