728 x 90

RICERCHE SU ANNA FRANK (classe 4A primaria Lioni)

RICERCHE SU ANNA FRANK (classe 4A primaria Lioni)

ANNA FRANK

Annalies Marie Frank (chiamata Anna) nacque il 12 giugno 1929 a Francoforte, in Germania.

Aveva una sorella Margot, di tre anni e mezzo più grande di lei. Nel 1933, Adolf Hitler emanò delle leggi razziali contro gli Ebrei e altre persone. Cosi la famiglia Frank dovette andare in Olanda. Passati sette anni, le leggi di Hitler arrivarono anche in Olanda e la famiglia di Anna insieme a un’altra famiglia Ebrea si dovettero nascondere.

Nel nascondiglio, Anna scrisse il suo diario, che chiamava “Kitty”. Quest’ultimo le era stato regalato dai suoi genitori, per il suo tredicesimo compleanno. Lì Anna scriveva la sua vita. Raccontò che gli Ebrei venivano portati via. Rivelò anche il suo desiderio di voler essere una scrittrice e di voler abolire le leggi razziali.

Dopo 2 anni, la famiglia Frank fu tradita, arrestata e portata nel campo di concentramento di Auschwitz. Anna e la sorella morirono nel campo di Belsen-Bergen. Otto Frank, suo padre, fu l’unico della famiglia a sopravvivere.

Tornato nel suo alloggio in Olanda, ritrovò il diario di Anna e leggendolo trovò la frase:

” Vorrei diventare una scrittrice, se non per tutto il mondo, allora per me stessa”.

Allora, Otto con l’aiuto dei suoi amici, pubblicò il diario di Anna, esaudendo il suo desiderio.

Desiree’ Sagliocca                                                classe IV A   primaria Lioni

 

27 Gennaio: per non dimenticare

A scuola, abbiamo letto e conosciuto uno spaccato di storia molto triste e tragico per l’intera umanità. Abbiamo visionato dei filmati e letto alcune pagine del diario di Anna Frank. Così ci siamo resi conto che il popolo ebraico e tutte quelle persone che non condividevano le idee naziste, subivano la deportazione nei campi di concentramento. Moltissime persone morirono di stenti e malattie, altri, invece, trovarono la morte nei forni crematori. Questi avvenimenti sembrano assurdi ma sono veri. E’ stato molto triste apprendere queste cose e sapere che più di un milione e mezzo di bambini hanno perso la vita. Speriamo che non accada mai più una simile atrocità e che il ricordo ci faccia riflettere che gli uomini sono uguali e non esistono razze superiori ad altre.

Durante lo svolgimento delle attività, gli alunni hanno espresso le loro opinioni ed emozioni: “La storia di Anna Frank mi rattrista molto, perché mai avrei pensato che si potesse essere così crudeli e lo sterminio di una razza umana che, fino a quel momento, viveva pacificamente, lo dimostra. Mi chiedo, anche, come Anna e la sua famiglia, per due anni, abbiano potuto vivere rinchiusi come topi. Ora so che Anna aveva la speranza che tutto fosse finito e il conforto della “sua cara Kitty.”(Nicola Di Rubbo)

“Spero che nel mondo non avvenga mai più nulla di simile e che l’uguaglianza fra gli uomini si realizzi concretamente. Siamo tutti uguali, indipendentemente dalle nostre idee, credo religioso e colore della pelle. Anche mio nonno, che è stato in guerra, mi racconta che succedevano cose molto brutte… .”(Gabriel Cibellis)

“Maestra… ma… è tutto vero? Poveri bambini…”(Cammarano Vito)

“La poesia “Se questo è un uomo” che abbiamo imparato e spiegato, è molto triste, c’è molto dolore ma, il poeta ci chiede di ricordare quello che è stato, per non dimenticare quanto accaduto. (Martina Iula)

“Perciò il 27 gennaio è la giornata della Memoria: la legge 20 luglio 2000 dice che la Repubblica italiana, riconosce in questo giorno la data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz e tutti dobbiamo ricordare la Shoah”.(Marta Malanga)

“Sempre la stessa legge, ma nell’articolo 2, dice che il 27 gennaio sono organizzate cerimonie, incontri con narrazione di fatti e di riflessioni, in modo particolare nelle scuole, perché tutti devono conoscere e sapere.”(Lavinia Delli Gatti)

“Però, ci sono state persone che hanno dato la loro vita per salvarne tante altre, come il commissario Giovanni Palatucci di Montella.”(Vincenzo Liloia)

“Lui, in quel periodo lavorava a Fiume e ha salvato tanti Ebrei, nascondendoli e procurandogli documenti per raggiungere luoghi sicuri.”(Gerardo Gentile)

“Giovanni Palatucci è ricordato come uomo Giusto, nel Giardino dei Giusti a Gerusalemme, lo Yad Vashem.”(Em Maksym).

Alunni Classe IV A primaria Lioni

Carla Capponi
Carla Capponi
ADMINISTRATOR
PROFILO

Articoli Correlati

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *