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UNA DOCENTE RICORDA

UNA DOCENTE RICORDA

RICORDARE … in punta di piedi  … !

E’ veramente difficile, a volte impossibile immaginare, ragionare su quello che è successo nei CAMPI di CONCENTRAMENTO durante il SECONDO CONFLITTO MONDIALE  e, considerare  che questa sia UNA REALTA’ LEGATA AL PASSATO, ad oggi è profondamente sbagliato.

IL GIORNO DELLA MEMORIA… il 27 GENNAIO … difatti, non è solo un giorno per commemorare, per non dimenticare, ma principalmente è un giorno dove RICORDARE è confermare, rafforzare  e avere la piena consapevolezza che quel periodo non  è mai stato dimenticato anche se, fra i NEGAZIONISTI che ci ritroviamo ancora intorno, non resta altra riflessione se non quella che il razzismo, sotto altre vesti non sia mai passato, difatti  nella società attuale ,dietro  svariati angoli troviamo ancora ORRORE, ODIO, DISCRIMINAZIONI, CONFLITTI dove tutto questo è solo la conferma  che un FORTE RAZZISMO  serpeggia  ancora fra gli esseri umani e popoli della terra… !

Ricordare e raccontare la mia visita, le mie emozioni ai CAMPI di CONCENTRAMENTO di  ASCHWITZ-BIRKENAU-TEREZIN, luoghi dove la ragione umana non è esistita, luoghi dell’orrore, luoghi di drammatici e inorriditi crimini, bisogna solo farlo…in punta dei piedi…!

Ero già abbastanza informata di quello che mi aspettava da vedere e ben cosciente delle forti emozioni di dolore che avrei provato  ma, VARCARE  il CANCELLO  di ASCHWITZ, mi sembrò subito come oltrepassare una parete verso l’ INFERNO e nel leggere da vicino…

-ARBEIT MACHT FREI                                         -IL LAVORO RENDE LIBERI

Mi sono impulsivamente detta: LIBERO, che parola SACRA, qui violata e massacrata…forse LIBERO PENSIERO, perché il  cervello di chi lo aveva scritto e ideato, girava a ruota libera  nella devianza mentale più FEROCE… intanto io, concentrata e ricomposta fra mente e corpo, ero  a conoscere e vedere tutto meglio da vicino quello che avevo letto e ascoltato sui campi di concentramento. Attraversavo  quei viali  con tristezza, entravo nei padiglioni… Stanze sanificate  e chiuse con vetri  piene di capelli rasati,ancora lì a ricordare lo scempio… stanze piene di spazzolini, rasoi, pettini… stanze-dormitori  con materassi in iuta e paglia buttati per terra,accostati uno addosso all’altro, stanza delle divise a righe, dei documenti,delle scarpe… E QUI MI VIENE IN MENTE CIO’ CHE HO LETTO E RACCONTAVA PRIMO LEVI SULLE  SCARPE…

VENIVANO LORO CONSEGNATE DELLE SCARPE PER USCIRE, PER ANDARE A LAVORARE, DATE IN MODO CASUALE  SEMMAI, NUMERI DIVERSI, DISPARI NON CORRISPONDENTI AL PROPRIO PIEDE… dove una VOLTA INDOSSATE CAUSAVANO FERITE MORTALI, maggiormente a chi aveva piedi  delicati… questo è solo uno dei tanti dettagli,  per sottolineare, LA CRUDELTA’ di quella gentaglia, di quei NAZISTI dove arrivava!

Ma la stanza dove non riuscii a trattenere le lacrime con  una forte commozione, tanto era il dolore con una morsa allo stomaco dove la testa mi scoppiava, fu la sala operatoria; c’e un tavolo  dove si operava  con sopra una incerata macchiata di scuro a ricordare il sangue impregnato, ancora lì che si vedeva, mi  fu detto che venivano estirpati denti d’oro o altro da corpi umani vivi e venivano fatti esperimenti su detenuti, per testare cure mediche e sistemi di rianimazioni da usare poi in medicina. ORRORE PURO-PAZZIA-FOLLIA DELL’UOMO… questo era ed è il mio pensiero fisso sui NAZISTI CHE ESEGUIVANO QUESTE MOSTRUOSITA’ SU ALTRE PERSONE LORO SIMILI in quel periodo storico orribile.

Raccontare dell’OLOCAUSTO lo hanno fatto in tanti, raccontare dello sconforto, del pianto che scorre davanti ai forni crematori, o nelle camere a gas e dunque al cospetto degli orrori che trovi in quei luoghi, è una storia di sentimenti normali per persone normali, stare male è normale… eppure 80 anni sono passati… solo 80 anni… e tutto lì parla, ed è presentissimo a testimoniare  quanta disumanità fu vissuta da EBREI-ROM-OMOSESSUALI-TESTIMONI DI GEOVA, perché considerati dai NAZISTI esseri umani di razza inferiore… E QUI RICORDO LA FRASE CHE SI LEGGE SU UN MURO DI  AUSCHWTZ…“ SE DIO ESISTE DOVRA’ CHIEDERMI SCUSA”

ALLORA MI DICO, MI AUGURO, AUSPICO PER OGNI 27 GENNAIO, per ogni anno che avvengano DEGLI INCONTRI FRA FAMILIARI DEI NAZISTI, CHE SANNO RICONOSCERE IL MALE FATTO DAI LORO AVI E CHE SI CONCILIASSERO CON I FAMILIARI DEI DEPORTATI CHE SUBIRONO QUESTA DISUMANITA’ E INIZIASSERO A CHIEDERE SCUSA, COME ATTO DI  FRATELLANZA così il  GIORNO DELLA MEMORIA… sarebbe davvero un…  GIORNO DI PACE  e acquisterebbe spessore umano  il  RICORDO DI QUESTA GIORNATA nel valore di un CONTRIBUTO PROFONDO e VERO di UMANITA’… PERCHE’ IL MONDO HA BISOGNO DI PACE E FRATELLANZA PER POTER PROCEDERE in modo migliore, QUESTA VITA SULLA TERRA.

INFINE, UN PARTICOLARE MI E’ RIMASTO IN MENTE NEL VISITARE QUEI LUOGHI… -IL SILENZIO TOMBALE

NOI TUTTI VISITATORI PROCEDEVAMO IN SILENZIO…!

SEMBRA PARADOSSALE MA IL SILENZIO DICE SEMPRE TUTTO…!

PERCHE’ SOLO SE SI PROCEDE… IN PUNTA DI PIEDI…   SI PUO’ CERCARE DI ENTRARE  E COMPRENDERE  LA STORIA VIVA-VERA DI CERTI ORRORI, COME ANCHE QUELLO DELL’OLOCAUSTO.

DOCENTE FILOMENA MATILDE LILOIA

1 commento
Carla Capponi
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1 Commento

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    Giuseppina Iandiorio
    27 Gennaio 2021, 8:57

    Solo a leggere questo articolo così toccante mi girano le lacrime agli occhi , direi elaborato in modo dettagliato…sostanzialmente ci fa capire quando sia stato brutale e disumano il comportamento della razza ariana contro i poveri ebrei…Chissà un domani se avessi il coraggio,mah…sono alquanto fragile… è un esperienza che vorrei fare, visitare i campi di concentramento…Come ha detto lei , docente Filomena Matilde Liloia, resterà il lato più triste e oscuro della nostra storia…Da non dimenticare ne oggi e ne mai…Complimenti ancora per l’ elaborato. DISTINTI SALUTI!!!

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