Le mie riflessioni dopo la visione del film” Tra le stelle e il mare”
- ARCHIVIO DICIASSETTESIMO NUMERO
- 23 Febbraio 2024
Il termine Shoah, significa “desolazione, catastrofe, disastro “e venne usato per la prima volta nel 1940 dalla comunità ebraica in Palestina, in riferimento all’uccisione degli ebrei polacchi. Da allora definisce nella sua interezza il genocidio della popolazione ebraica d’Europa. La Shoah si celebra il 27 gennaio, appunto definito “Giorno della Memoria” perché in quel giorno
CONTINUA A LEGGEREGiovanni Palatucci (Montella, 31 maggio 1909- Dachau 10 febbraio 1945) è stato un poliziotto italiano, vice commissario aggiunto di pubblica sicurezza e Medaglia d’oro al merito civile. Inizialmente addetto all’ufficio stranieri dal 12 novembre 1937 e poi reggente della Questura di Fiume sino al 13 settembre 1944, fu arrestato dai tedeschi delle SS e internato
CONTINUA A LEGGEREIl 27 gennaio ricorre la memoria liturgica di Santa Elvira, dall’ebraico = tempio di Dio. Qualche anno fa, visitando la chiesa di San Pedro a Barcellona, mi ha colpito la statua di questa Santa, ricordo lo sguardo dolce, la corona in testa, la veste bianca, la tunica rossa, la spada nella mano sinistra, un ramoscello
CONTINUA A LEGGERETerezin è una città-fortezza vicino a Praga (Repubblica Ceca), fu costruita nel 1780 per difendere i territori dell’imperatore Giuseppe II d’Asburgo dagli attacchi della Prussia. Alla vigilia della Seconda guerra mondiale i tedeschi nazisti trasformarono questo luogo in un centro di raccolta (ghetto) degli Ebrei, in attesa di trasferirli nei campi di sterminio. Dal 1941
CONTINUA A LEGGEREI circa 15.000 bambini e adolescenti di Terezín giunsero al campo insieme ai loro familiari o parenti. Non mancarono casi di gruppi speciali di bambini giunti al campo, come i 1260 “bambini di Bialistok” e i bambini degli orfanotrofi nel Grande Reich tedesco (per i quali Terezín era il luogo di raccolta designato). Circa 250
CONTINUA A LEGGERESIMBOLI DELLA SHOAH: Un triangolo giallo, o una Stella di David, costituita da due triangoli di colore giallo appositamente sovrapposti, identificava i prigionieri ebrei. Un triangolo di colore marrone identificava i prigionieri rom. Un triangolo di colore viola identificava i testimoni di Geova, i “ricercatori della Bibbia”. Un triangolo di colore nero identificava gli Asociali.
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