728 x 90

Elaborato vincitore della borsa di studio “Giovanni Palatucci”

Elaborato vincitore della borsa di studio “Giovanni Palatucci”

La Shoah nella storia e la figura di Giovanni Palatucci

Ogni anno viene ricordato un evento che ha rappresentato una delle pagine più oscure della storia europea: l’Olocausto di sei milioni di ebrei. Gli storici hanno deciso di dare a questo catastrofico e immane evento il nome di Olocausto, però non è del tutto corretto. Questo termine deriva dal greco e fa riferimento ai sacrifici praticati nell’antichità. Questi sacrifici (generalmente di capretti o agnelli) venivano praticati anche dagli Ebrei come dono a Dio. Lo sterminio degli Ebrei, però, non aveva nulla a che vedere con la religione, ecco perché è preferibile chiamarlo “Shoah”, termine ebraico che vuol dire “catastrofe”.

Ma che cos’è quindi la Shoah? E cosa ha causato questo tragico evento?

Al contrario di come molti potrebbero pensare il principio della “razza” ariana, superiore a tutte le altre, “contaminata” da quella ebrea, fu solo il capro espiatorio che nascondeva un motivo più grande. Per spiegare meglio come è avvenuta la Shoah, bisogna fare un passo indietro. L’antisemitismo nella storia non ha avuto inizio con la dittatura di Hitler. Molte volte si sono dimostrati sentimenti di odio verso gli Ebrei nella storia. Gli Ebrei vennero considerati spesso un popolo senza terra e in seguito furono accusati, ancora più gravemente di deicidio (l’uccisione di Gesù). Il tutto toccò il fondo con la dittatura di Adolf Hitler. Attraverso una propaganda, egli convinse il popolo tedesco che la causa della sconfitta nella Prima guerra Mondiale, era avvenuta a causa del tradimento dei politici verso il Nazismo, a causa dei Comunisti e soprattutto a causa degli Ebrei. Attraverso i primi tentativi di emarginazione di questo popolo, si arrivò alla soluzione finale: lo sterminio di tutti gli Ebrei. Gli Ebrei, nei campi di concentramento vennero sfruttati soprattutto nel lavoro, perché in Germania c’erano gravi problemi economici che sarebbero stati facilmente superati  anche con l’eliminazione dell’etnia ebraica per motivi puramente economici, cioè per appropriarsi della ricchezza di questo popolo, frutto della loro eccezionale capacità imprenditoriale e finanziaria.

Alcune persone però hanno deciso di non chiudere gli occhi davanti a quella “surreale realtà”. Uno di questi fu Giovanni Palatucci, un poliziotto italiano nato a Montella (AV). Palatucci fu trasferito nella città di Fiume nel 1937 come responsabile dell’ufficio stranieri e poi come commissario. Essendo Fiume una città con un vasto numero di Ebrei, qui la deportazione avvenne in modo sistematico. Palatucci non accettò ciò che il Nazi-Fascismo cercava di far credere alle persone e si impegnò in tutti i modi per salvare il più alto numero possibile di Ebrei, da un tragico destino. Mandarli in posti come montagne o campagne remote fu uno dei modi che escogitò per salvarli. Questa sua serie di azioni, purtroppo, lo portò ad esser scoperto, venendo a sua volta deportato in un campo di concentramento, per poi essere ucciso.

Si potrebbe pensare: “Ognuno è artefice del proprio destino” e forse vi era da aspettarsi che questi suoi tentativi di eroicità sarebbero terminati in tragedia, in uno dei periodi più bui della Storia.

D’altronde l’antisemitismo non è di certo cessato dopo la liberazione degli Ebrei dai campi di concentramento. Si stima che nel mondo siano rimasti solo tredici milioni di ebrei. Gli Ebrei sono presenti maggiormente nello Stato di Israele, negli Stati Uniti e in parte in Europa. Insomma, sono davvero pochi. Bisogna parlare anche delle azioni di razzismo contro gli ebrei, che possono assumere diverse forme: violenze ed attacchi a persone o cose, minacce, discriminazione, insulti, scritte e graffiti. Vi sono stati sedici episodi di antisemitismo nel 2012, il triplo nel 2013 e quasi il doppio nel 2014. Uno dei motivi di questi episodi furono le pietre d’inciampo rubate a Roma. Le pietre d’inciampo hanno il grande valore simbolico di mantenere viva la Memoria della Shoah durante il periodo terribile del Nazi-Fascismo, rubarle assume un valore molto negativo e altrettanto simbolico per chi nega la Shoah e le persecuzioni antiebraiche.

Però alcuni metodi per prevenire tutto ciò ci sono, infatti parte di essi si stanno già mettendo in atto. Il Governo italiano ad esempio incoraggia le vittime di antisemitismo a sporgere denuncia e ha istituito un sistema efficace di raccolta dati, per garantire che sia dato un seguito alle denunce. Nelle scuole italiane e in generale nel mondo, si sta iniziando a promuovere consapevolezza per prevenire, partendo dai più piccoli gesti, l’antisemitismo in tutte le sue forme. Progetti scolastici e laboratori stanno facendo sì che, partendo dai più grandi per arrivare ai più piccoli, ognuno sia consapevole e a conoscenza del problema. Il 27 gennaio viene celebrata la Giornata della Memoria, per non dimenticare e per non ripetere l’errore commesso, ecco perché bisogna essere consapevoli di questa inumana pagina nera della Storia, perché questo rappresenta il primo passo per non dimenticare e soprattutto per non ripetere tali tragedie che, eroi come Giovanni Palatucci, hanno reso meno drammatiche, salvando tante vite umane da un destino atroce e ingiusto.

 

Un uomo giusto

Volti,

delicati come colombe

volanti al di sopra delle tombe.

O’ vento migrator.

 

Scale,

nere come la pece

un urlo di misantropia egli fece.

O’ primordial terror.

 

Volti,

spenti come una candela

una nube di gas essa svela.

O’ pianto di straziante orror.

 

Scale,

bianche come la neve

un sentimento di pace lieve.

O’ sacrificio d’umile cuor.

 

Lavoro svolto da L.R., classe 3°sez. A, plesso di Lioni

Silvia De Simone
Silvia De Simone
ADMINISTRATOR
PROFILO

Articoli Correlati

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *