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“Evviva Giulia”

“Evviva Giulia”

Era mattina. Alto era il sole,

 sciolta era la neve, dura era la sveglia.

Nessun giovin uomo era pronto alla veglia.

La donzelletta Bianchi venne dal letto,

occhi chiusi, capelli arruffati, poche parole.

Giulia era. Ragazza dalle nobili gesta

Ma con un finto sorriso e una testa indigesta.

Arrivò a scuola.

 Nessuno la guardava, nessuno la parlava, nessuno la giudicava.

Triste e sola nell’angolino,

quello lì camminò vicino.

Alto e grosso con un ampio sorriso,

la guardò, la derise e la giudicò.

“Corri Giulia, alzati e scappa!”

Era l’inconscio ora a parlare.

“Non piangere, non ti toccare!”

“Resta quieta e silenziosa!”.

Nessun disse nulla e i mostri del castello rivinsero.

“Giulia parla, Giulia dimmi” era la madre in sottofondo.

Ora Giulia è cresciuta,

con tre figli e più astuta.

Il suo timore ha confessato,

ora il bullo è abbandonato.

“Evviva Giulia, Evviva Giulia”

Grida la vita piena di fortuna.

NO AL BULLISMO,NO AL BULLISMO!

 

Poesia scritta da A.S., classe 3° sez. A

Silvia De Simone
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