Filippo Bonavitacola è nato a Montella (Avellino), nel 1914, fucilato a Branovo (Slovacchia) l’8 dicembre 1944.

Filippo è stato un militare italiano, insignito di medaglia d’oro al valor militare alla memoria, catturato e condotto in campo di concentramento tedesco.

Filippo Bonavitacola è primogenito di 7 fratelli, visse a Montella fino all’età di tredici anni, quando, con i suoi genitori, Domenico e Maria Michela Perillo, si trasferì a Cassano Irpino. Venne chiamato alle armi il 14 gennaio 1939 e partì volontario per la campagna di Spagna, ottenendo la croce al merito di guerra. Il 25 novembre 1940 venne richiamato nuovamente e il 28 giugno del 1941 giunse a Tirana per partecipare alla guerra d’Albania dove, nel giugno 1942 entrò nell’arma dei carabinieri come ausiliare. Nell’aprile del 1944 venne trasferito in Germania dove evase e, nell’ottobre dello stesso anno, si unì ai partigiani cechi e russi.  Venne però di nuovo catturato, rinchiuso in carcere e quindi trasferito a Branovo, dove l’8 dicembre 1944 venne fucilato.

Durante il processo, mantenne un contegno fiero e risoluto rifiutando di calpestare gli alamari strappatigli dai nazisti. Alla sua memoria venne conferita la medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione:

“Sorpreso dall’armistizio dell’8 settembre 1943 in territorio albanese, si univa ai partigiani nella lotta contro i tedeschi. Al momento dell’esecuzione assestava forte pugno al capitano tedesco che gli si era avvicinato per bendarlo e, scoprendosi il petto gridava: “Sparate pure, non temo la morte”.

Fulgido esempio di alte virtù militari e di fierezza nazionale. Il suo paese natio ha intitolato una strada alla sua memoria.

S.P., S.D.A., E.D.S., E.C., classe I sez. D