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Filippo Bonavitacola: un eroe da commemorare

Filippo Bonavitacola: un eroe da commemorare

Nato a Montella (Avellino) nel 1914, fucilato a Branova (Slovacchia) l’8 dicembre 1944, carabiniere, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
Al momento dell’armistizio tra l’Italia e gli alleati, Bonavitacola si trovava in Albania, a Berati. Si unì subito, così come fecero molti carabinieri della Legione di Valona, ai partigiani albanesi e con questi combatté, sino a che
non fu catturato dai tedeschi ad Elbasan.

Destinato ad un campo di concentramento in Germania, riuscì ad evadere e si unì ai partigiani cecoslovacchi. Nuovamente tratto prigioniero, il valoroso carabiniere, per non aver voluto calpestare gli alamari che gli furono strappati dai nazisti, fu condannato a morte dai tedeschi.
La motivazione della Medaglia d’oro al valor militare decretata alla sua memoria ricorda:

“Sorpreso dall’ armistizio dell’ 8 settembre 1943 in territorio albanese, si univa ai partigiani nella lotta contro i tedeschi. Catturato e
condotto in campo di concentramento tedesco, ne evadeva unendosi ai partigiani russi e slovacchi per continuare la impari lotta. Nuovamente catturato, conscio della propria fine, mantenne durante il processo e la lettura
della condanna a morte fierissimo contegno, rincuorando i compagni di prigionia, inneggiando al Re e all’Italia. Al momento dell’esecuzione assestava un forte pugno al capitano tedesco che gli si era avvicinato per
bendarlo e, scoprendosi il petto, gridava: «Sparate pure, non temo la morte!».
Fulgido esempio di alte virtù militari e di fierezza nazionale”.

I resti di Filippo Bonavitacola poterono essere riportati in Italia soltanto nel dicembre del 1994 e sono stati tumulati nel cimitero di Cassano Irpino, vicino al suo paese natale. Qui gli è stata intitolata una via e la caserma che, a
Montella, appunto, ospita la Compagnia carabinieri. Ricordano Bonavitacola anche strade di Roma e di Napoli e una piazza di Cassano.
Noi alunni della 1 A della scuola secondaria di primo grado di Lioni, siamo orgogliosi dell’Irpino Filippo Bonavitacola per aver difeso la sua dignità di appartenenza al corpo italiano dei carabinieri, oltre al coraggio e alla lotta dimostrata contro le soppressioni naziste.

D. D. C., C. D. F., A S., classe 1 sez. A

Silvia De Simone
Silvia De Simone
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