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IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

 

EARTH DAY

La Giornata della Terra si celebra in tutto il mondo il 22 aprile, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera, ed è considerata la manifestazione più importante per celebrare la Terra e la sua salvaguardia. Ma qual è la storia di questa giornata? La Giornata della Terra è nata cinquantadue anni fa dopo un tragico incidente a Santa Barbara in California negli Stati Uniti. L’esplosione di un giacimento petrolifero, a dieci kilometri dalla costa, ha causato la dispersione di un’elevata quantità di combustibile fossile nelle acque e sulle spiagge di Santa Barbara, mettendo a rischio numerose specie marine e uccidendone diverse milioni. L’evento è considerato uno dei più tragici disastri ambientali dopo l’Exxon Valdez  nel 1989 e il Deepwater Horizon  nel 2010.

Il disastro ambientale ha spinto il senatore democratico Gaylord Nelson a interessarsi ai problemi ambientali con maggiore attenzione e a istituire una giornata per celebrare la Terra e la sua biodiversità.

 

La Giornata della Terra si celebra in tutto il mondo il 22 aprile, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera, ed è considerata la manifestazione più importante per celebrare la Terra e la sua salvaguardia.

Ma qual è la storia di questa giornata?

La Giornata della Terra è nata cinquantadue anni fa dopo un tragico incidente a Santa Barbara in California negli Stati Uniti. L’esplosione di un giacimento petrolifero, a dieci kilometri dalla costa, ha causato la dispersione di un’elevata quantità di combustibile fossile nelle acque e sulle spiagge di Santa Barbara, mettendo a rischio numerose specie marine e uccidendone diverse milioni. L’evento è considerato uno dei più tragici disastri ambientali dopo l’Exxon Valdez  nel 1989 e il Deepwater Horizon nel 2010. Il disastro ambientale ha spinto il senatore democratico Gaylord Nelson a interessarsi ai problemi ambientali con maggiore attenzione e a istituire una giornata per celebrare la Terra e la sua biodiversità.

L’Earth Day Italia è considerato uno dei migliori comitati organizzativi dell’evento. Ogni anno a Roma per questa manifestazione si riuniscono centinaia di persone per festeggiare la Terra e partecipano per un’intera settimana a diverse attività interamente per l’ambiente. A villa Borghese, nel cuore della capitale, si organizzano eventi sportivi, mostre, laboratori, spettacoli e concerti adatti a grandi e piccoli. Nel 2017 è stato organizzato un concerto, presentato da Fabrizio Frizzi al quale hanno partecipato protagonisti emergenti della musica italiana come Noemi, Sergio Sylvestre, Ron, i Soul System e gli Zero Assoluto. Nel 2018 e nel 2019 è stata replicata l’iniziativa del 2017. Le attività organizzate nel Villaggio per lo sport, nel Villaggio per bambini e nel Villaggio per ragazzi, allestiti a Villa Borghese, hanno avuto un grandissimo successo e conquistato soprattutto i più piccoli. Oggi è priorità assoluta educare i bambini a comportamenti ecologicamente sostenibili e a una maggiore consapevolezza ambientale perché molti problemi ambientali come il buco nell’ozono, l’abbandono di rifiuti o l’inquinamento nascono da abitudini sbagliate e da comportamenti irrispettosi dell’uomo verso l’ambiente. Educare i più piccoli significa garantire un futuro migliore al nostro Pianeta. Nel 2020 a causa della pandemia non è stato possibile organizzare l’iniziativa, ma è stata comunque festeggiata attraverso iniziative in live streaming in tutto il mondo.

 

Lo slogan della Giornata della Terra 2021 è «insieme, abbiamo il potere di ripristinare la nostra Terra». Ma cosa può fare ognuno di noi nel suo piccolo? Utilizzare lampadine a basso consumo per diminuire la dispersione di anidride carbonica nell’atmosfera; preferire la doccia alla vasca per limitare lo spreco di acqua; limitare il consumo di energia elettrica spegnendo le luci o non lasciando la televisione accesa quando non serve e ottimizzare l’utilizzo della plastica per evitare sprechi. Gesti semplici, che possono fare la differenza. Vivere in un Pianeta sano non deve essere un’opzione, ma una necessità. Per garantirlo è fondamentale un impegno quotidiano da parte di ognuno per salvaguardare i mezzi di sussistenza, la nostra salute e la nostra sopravvivenza. Lo scienziato, cosmologo e astrofisico americano Carl Sagan a tal proposito ha detto: «Credo che abbiamo il dovere di lottare per la vita sulla Terra e non solo a nostro beneficio, ma di tutti quelli, umani o meno, che ci hanno preceduto e ai quali siamo legati, così come coloro che, se siamo abbastanza saggi, arriveranno più tardi. Non c’è una causa più urgente, né più giusta, del proteggere il futuro della nostra specie».


Gli ultimi dati, hanno portato alla luce un preoccupante aumento di emissioni di CO2, nettamente superiore rispetto al periodo pre-lockdown. Gli esperti pensavano che il lockdown potesse aiutare la nostra Terra, ristabilendo degli equilibri che, a causa delle azioni smisurate e incontrollate dell’uomo, erano stati persi, ma così non è stato. È necessario ridurre le emissioni del 45% per mantenere il riscaldamento globale sotto il 1,5°C entro il 2030. Secondo il presidente dell’EarthDay.org, K. Rogers, è necessario agire ora, altrimenti dopo sarà troppo tardi e non si potrà più correggere la situazione. Per salvaguardare il Pianeta è necessario adottare un nuovo modello economico e produttivo grazie all’utilizzo di tecnologie e innovazioni all’avanguardia ed ecosostenibili. La sostenibilità insieme all’innovazione può salvaguardare la nostra Terra. Quest’anno l’EconomyUp ha deciso di dedicarsi totalmente alla Giornata della Terra. Per una settimana metterà a disposizioni degli utenti interviste ed eventi live in streaming per approfondire il tema della sostenibilità. Se saremo abbastanza impegnati oggi, il nostro futuro sarà forse migliore.

Il cambiamento climatico

Oggi il cambiamento climatico è un processo incontestabile ma non ineluttabile, un fenomeno che ha ormai superato qualsiasi possibile scetticismo. Il mondo scientifico da molti anni cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sui mutamenti climatici, mostrando con dati e studi che il clima sta cambiando. D’altronde, le variazioni climatiche sono evidenti e diffuse in tutto il pianeta, come dimostrano i tantissimi esempi di cambiamenti climatici nel mondo. Da qualche anno l’impegno globale nella lotta ai cambiamenti climatici è diventato più forte e concreto, con molti paesi e istituzioni che si stanno adoperando seriamente per contrastare il cambiamento del clima attraverso piani di riduzione delle emissioni di gas serra. Ad ogni modo, i problemi climatici sono una questione molto seria, per questo serve una profonda comprensione dei cambiamenti climatici in atto, per capire cosa succederà se continueremo su questa strada e quali sono le possibili soluzioni per salvaguardare il pianeta.

Cos’è il cambiamento climatico

Nel contesto attuale, il primo passo da compiere è comprendere bene cosa sono i cambiamenti climatici, un passaggio essenziale per sapere a cosa ci si riferisce esattamente quando si cita il climate change. Secondo la definizione di cambiamento climatico delle Nazioni Unite, si tratta dei cambiamenti di lungo termine dei modelli meteorologici e delle temperature. In particolare, questo processo naturale che si verifica da milioni di anni sulla Terra, a causa delle variazioni del ciclo solare, negli ultimi 2 secoli è stato accelerato dalle attività antropiche.

In questo caso non bisogna fare confusione tra il cambiamento climatico e il riscaldamento terrestre, due fenomeni interconnessi ma distinti. Lo stesso vale per il tempo e il clima, termini che vengono spesso confusi e usati in modo intercambiabile ma che in realtà hanno significati diversi.

A fare chiarezza ci ha pensato la NASA, l’agenzia governativa degli Stati Uniti che si occupa di ricerca aerospaziale e programmi spaziali, specificando bene il significato di questi termini e processi:

  • Tempo: indica le condizioni atmosferiche che si manifestano a livello locale e per un breve periodo, da pochi minuti ad alcuni giorni, come le piogge, i temporali, il vento e le inondazioni;
  • Clima: si riferisce ai modelli di precipitazioni, umidità e temperatura di lungo termine, da una stagione ad alcuni decenni, relativi a una regione o all’intero pianeta;
  • Riscaldamento globale: è l’aumento di lungo termine del sistema climatico della Terra causato dalle attività umane a partire dal periodo preindustriale;

Cambiamento climatico: è un’alterazione di lungo termine dei modelli meteorologici medi che definiscono i climi a livello locale, regionale e globale.

Quali sono le cause del cambiamento climatico

La cause dei cambiamenti climatici sono numerose e legate tra loro, tuttavia all’origine di questo processo c’è l’impiego delle fonti fossili, ovvero l’utilizzo di carbone, petrolio e gas. La combustione di questi composti, creatisi nel corso di milioni di anni, genera una quantità elevata di gas climalteranti (ovvero gas con la capacità di alterare il clima) che vengono rilasciati nell’atmosfera. Quando si stabilisce da cosa è causato il cambiamento climatico, infatti, l’effetto serra è il primo fenomeno che bisogna considerare.

Per comprendere le cause delle variazioni climatiche è necessario quindi capire cosa sono i gas serra. Si tratta di gas che permangono a lungo nell’atmosfera terrestre impedendo al calore di fuoriuscire, tra cui si annoverano il vapore acqueo (H2O), il protossido d’azoto (N2O), l’anidride carbonica (CO2) e il metano (CH4).

Ovviamente non è soltanto la combustione delle fonti fossili a provocare il riscaldamento globale e le mutazioni del clima, infatti secondo le Nazioni Unite tra le principali cause dei cambiamenti climatici si possono distinguere:

  • Disboscamento per le attività agricolo e zootecniche, con la riduzione della capacità delle foreste di sottrarre CO2 dall’atmosfera;
  • Produzione di energia elettrica e termica tramite la combustione di carbone, gas naturale e petrolio;
  • Produzione di beni attraverso l’utilizzo di fonti non rinnovabili, sia prodotti di consumo che materie prime e semilavorati;
  • Attività agricole in quanto prevedono l’impiego di fonti fossili, il disboscamento e l’utilizzo di prodotti chimici e farmaceutici;
  • Trasporti pubblici e privati con mezzi dotati di motori endotermici alimentati con i combustibili fossili (benzina, diesel, metano, GPL, kerosene);
  • Edifici residenziali e aziendali, a causa dell’elevato consumo di elettricità e gas metano;
  • Stili di vita orientati a un consumismo eccessivo che pesa sul pianeta e richiede una quantità di risorse ed energia non sostenibile.

Quali sono le conseguenze del cambiamento climatico

Gli effetti del cambiamento climatico sono innumerevoli, alcuni dei quali potrebbero diventare irreversibili. Uno di questi è la forte riduzione dei ghiacciai, con l’Artide e l’Antartide che sono sempre più minacciati dal surriscaldamento globale.

Lo scioglimento dei ghiacciai delle regioni polari, inoltre, comporta una serie di gravi problemi per tutto il pianeta, come l’innalzamento del livello del mare e il rilascio nell’atmosfera di grandi quantità di gas climalteranti racchiusi nei ghiacci perenni.

Gli effetti del cambiamento climatico nel mondo

Tra le conseguenze dei cambiamenti climatici c’è anche l’aumento dei fenomeni meteorologici violenti. In molte zone geografiche si stanno verificando con maggiore frequenza eventi catastrofici come inondazioni, precipitazioni estreme, temporali, tifoni, uragani e tempeste. Un chiaro esempio delle conseguenze della crisi climatica sono le precipitazioni che hanno colpito la città di Petropolis  rese causando la morte di oltre 200 persone, oppure le inondazioni sempre più frequenti in Brasile lo scorso marzo, quando in poche ore è caduta la quantità di pioggia prevista per l’intero me ogni anno colpiscono il Nord dell’India. I disastri causati dal cambiamento climatico sono anche riconducibili alle siccità prolungate che affliggono alcune aree geografiche della Terra, con lunghi periodi di totale assenza di precipitazioni che mettono a rischio milioni di persone in tutto il mondo e rafforzano processi come la desertificazione e le tempeste di sabbia. Bisogna considerare anche i danni dei cambiamenti climatici di tipo economico, infatti gli eventi meteorologici violenti e le mutazioni del clima costano miliardi di euro di soldi pubblici e privati, risorse che vengono sottratte agli investimenti in educazione, salute e welfare sociale. Non vanno trascurati gli effetti dei cambiamenti climatici sull’uomo, come la scarsità di cibo in alcune regioni o la riduzione dei pesci a causa dell’acidificazione degli oceani, la povertà che costringe milioni di persone a migrare per motivi climatici e i rischi per la salute fisica e mentale legati alla malnutrizione e alle conseguenze dei fenomeni meteorologici estremi. Secondo le Nazioni Unite, ogni anno ci sono oltre 23 milioni i migranti climatici, persone obbligate a lasciare la propria terra a causa della scarsità idrica, del calore eccessivo e delle inondazioni continue, un fenomeno che colpisce soprattutto le comunità più fragili e i paesi più vulnerabili.

Cambiamenti climatici: cosa succederà?

Per la NASA, i rischi dei cambiamenti climatici stanno causando effetti irreversibili per le generazioni presenti, con conseguenze che potrebbero peggiorare nei prossimi decenni e provocare danni ancora più ingenti per le generazioni future. Secondo il Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC), dall’analisi delle prove scientifiche prodotte fino ad oggi è probabile che i danni del cambiamento climatico siano considerevoli e aumenteranno nel tempo. Gli scienziati prevedono un aumento della perdita di ghiaccio marino, l’accelerazione dell’aumento del livello del mare e ondate di calore sempre più intense e lunghe.

Le previsioni sui cambiamenti climatici si basano su modelli matematici complessi, dai quali emerge come la temperatura globale potrebbe continuare ad aumentare per molti decenni a venire, con una stima di un incremento da 1 a 3°C.

Secondo l’IPCC, i cambiamenti climatici in futuro provocheranno situazioni molto diverse nelle varie regioni della Terra, con alcune zone che potranno trarre beneficio dalle mutazioni del clima e altre invece che saranno compromesse e penalizzate dalle variazioni climatiche. Per la NASA, il cambiamento climatico continuerà per tutto il secolo in corso e anche oltre, con effetti di lungo termine come:

  • Temperature medie globali sempre più alte;
  • Allungamento della stagione senza gelo e di quella di crescita;
  • Variazioni dei modelli regionali di precipitazioni;
  • Maggiore siccità e ondate di calore più lunghe;
  • Aumento del livello del mare da 0,30 a 2,40 metri entro il 2100;
  • Serio rischio di perdita totale di ghiaccio nell’Artico;

Come combattere il cambiamento climatico

Nonostante la difficile situazione esistono delle possibili soluzioni per i cambiamenti climatici, in grado se non di arrestare completamente questi processi di ridurne gli effetti e mitigare le variazioni del clima.

Oggi molti paesi hanno intrapreso azioni per contrastare il cambiamento climatico, con sforzi congiunti a livello globale per la riduzione delle emissioni di gas serra iniziati con il Protocollo di Kyoto del 1997 e proseguiti con l’Accordo di Parigi sul clima del 2015. Con quest’ultimo, in particolare, è stato fissato l’impegno globale a limitare l’aumento della temperatura terrestre almeno di 1,5°C, fino a un massimo di 2°C, rispetto al livello di emissioni del 1990.

Per fermare il cambiamento climatico l’Unione Europea ha stabilito degli obiettivi ancora più ambiziosi, infatti la strategia a lungo termine dell’UE prevede la riduzione del 55% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030, con il raggiungimento della neutralità climatica nel continente entro il 2050.

La stessa direzione è stata intrapresa dalle Nazioni Unite attraverso l’Agenda 2030, un programma per lo sviluppo sostenibile volto a garantire un pianeta sano e vivibile anche alle future generazioni, valorizzando la sostenibilità ambientale e una crescita rispettosa del pianeta e del benessere di tutta la popolazione del pianeta.

Oltre alle azioni globali, essenziali per garantire effetti adeguati delle politiche di sostenibilità, i rimedi al cambiamento climatico richiedono la partecipazione di tutti, soprattutto delle popolazioni dei paesi più ricchi e industrializzati. D’altronde, anche un piccolo gesto può fare la differenza nella lotta per salvare il pianeta dalle conseguenze del riscaldamento globale e delle mutazioni irreversibili del clima. Per sapere cosa possiamo fare per il cambiamento climatico, ecco alcuni suggerimenti proposti dal Centro Regionale Informazioni delle Nazioni Unite in merito alle azioni individuali climaticamente positive:

  • Risparmiare energia elettrica e termica all’interno dell’abitazione, come l’utilizzo di luci a LED a basso consumo, energia da fonti rinnovabili e dispositivi ad alta efficienza energetica;
  • Scegliere le soluzioni di mobilità sostenibile come i mezzi pubblici, i veicoli elettrici, l’utilizzo del treno al posto dell’aereo quando possibile e la bici al posto dell’automobile;
  • Mangiare meno carnee seguire un’alimentazione sostenibile e salutare ricca di frutta, verdura, cereali integrali e legumi;
  • Viaggiare solo quando strettamente necessario, utilizzando laddove possibile le tecnologie digitali per evitare spostamenti non improrogabili;
  • Evitare lo spreco di cibo per preservare le risorse alimentarie ridurre le emissioni di carbonio causate dal settore agricolo e dall’industria alimentare;
  • Preferire le soluzioni circolari orientate al riciclo, al riuso e alla riparazione dei beni di consumo;
  • Scegliere una fornitura da energia sostenibile per soddisfare il proprio fabbisogno energetico, attivando una fornitura green e se possibile supportandola con un impianto fotovoltaico in casa;
  • Acquistare solo prodotti eco-friendly e rispettosi dell’ambiente con una carbon footprint bassa;

Essere attivisti impegnati nella difesa dell’ambiente e spingere i decisori politici a realizzare strategie di contrasto al cambiamento climatico.

 

            Lavoro svolto da: P.T., P.F., S.Q., A.P., V.C., V.M. e M.D.C., classe 1°sez. B

 

 

Silvia De Simone
Silvia De Simone
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