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La foresta del Borneo

La foresta del Borneo

Il Borneo è una terra che ha incantato per secoli viaggiatori, esploratori e scrittori di tutto il mondo. E’ la Terra di Sandokan, la giungla selvaggia, un “pezzo di mondo” con una variabilità biologica straordinaria: sono molti gli animali, i fiori e le piante che dobbiamo assolutamente proteggere in questa zona del sud est asiatico, minacciata fortemente dall’uomo.738.000Km quadrati di monti e di fitta vegetazione abitati da una biodiversità enorme e preziosa: è il Kalimantan, nome indonesiano del Borneo, terza isola della Terra, per estensione, dopo la Groenlandia e la Nuova Guinea. La foresta equatoriale del Borneo, unico habitat esistente per molte specie endemiche, copre tutte le grandi pianure meridionali presentando sulle coste, l’ impenetrabile fronte del fango e delle mangrovie. Al contrario delle zone più elevate, dove la giungla si presenta meno fitta e lascia qua e là il posto alle savane. Una terra che, con la sua forma tozza e quadrangolare, situata al largo della costa sud orientale dell’Indonesia e dal clima nettamente equatoriale-oceanico con piovosità notevole, si caratterizza per le piante ad alto fusto dai legni spesso pregiati, da numerose specie di palme e poi per le scimmie, i cobra, i gibboni, le tigri, i leopardi, gli orsi e i rinoceronti .  Nel Borneo piove spesso ma il suo ecosistema, caratterizzato anche dal caldo equatoriale, ha fatto sì che qui nascessero e crescessero, specie vegetali e animali uniche nel loro genere e introvabili in altri parti del mondo: circa 15000 specie di piante da fiore, con 3000 specie di alberi, oltre a 221 specie di mammiferi terrestri e 420 di uccelli. Molte foreste del Borneo infatti, sono foreste pluviali primarie, cioè ancora incontaminate Ma tutta la flora e la fauna del Borneo è minacciata. La principale causa che mette in pericolo la vita delle piante e degli animali del Kalimantan è la deforestazione: il commercio del legno pregiato e dell’olio di palma sono i motivi per i quali gli alberi vengono tagliati a ritmi incessanti, spingendo molti animali a cercare cibo altrove, dove vengono uccisi perché danneggiano i raccolti o perché diventano preda dei cacciatori di frodo. Spesso le loro carni vengono commercializzate anche per il mercato della ristorazione di lusso. Il rinoceronte di Sumatra, l’ultimo maschio della sua specie, è morto pochi giorni fa nella riserva naturale Tabin di Sabah, senza lasciare discendenti. Questa specie è veramente ad un passo dall’estinzione, visto che ormai in tutta l’Asia sono rimasti poco meno di 100 esemplari.

Earth day

L’Earth Day è una manifestazione internazionale per la sostenibilità e la salvaguardia ambientale. La Giornata Mondiale della Terra è nata il 22 aprile 1970 e istituita negli Stati Uniti dal senatore democristiano Gaylord Nelson che, dopo aver visto quanto era stato forte il coinvolgimento da parte degli studenti scesi in piazza per manifestare contro la guerra in Vietnam, capì che un impegno deciso dei giovani poteva essere fondamentale per rendere le persone consapevoli dei rischi ambientali. Nelson organizzò conferenze e incontri sulle tematiche ambientali, riuscendo a coinvolgere politici americani come Robert Kennedy, ambientalisti e scienziati di tutto il mondo.Ogni anno l’evento dell’Earth Day vede la partecipazione di molte persone, unite dallo stesso obiettivo: proteggere il pianeta. In tutto il mondo, si organizzano attività, iniziative e incontri per educare, riflettere, promuovere la pace e risolvere le problematiche della Terra. Gaylord Nelson scrive: «Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto a un ambiente sano, equilibrato e sostenibile». Nel 2019 il tema dell’evento è stato la protezione delle specie viventi. Gli scienziati hanno stimato che, nei prossimi anni, oltre il 75% delle specie viventi potrebbero estinguersi.

Trascurare l’ambiente, assumere comportamenti irresponsabili verso di esso e ignorare i segnali della natura, assoggettata all’indiscriminato sfruttamento dell’uomo, significa rendere il pianeta sempre più invivibile. Lo scopo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare al rispetto dell’ambiente, incentivando l’uso delle fonti rinnovabili, contrastando il surriscaldamento globale e adottando uno stile di vita più sostenibile. L’evento è stato trasmesso su internet e sui diversi canali social con interviste e documentari e sostenuto da diverse emittenti televisive e testate giornalistiche per far sentire tutti, seppur distanti, vicini.

 

Lavoro svolto da: A.P., C.D.L., C.G., S.V., classe 3°sez. C

Silvia De Simone
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