728 x 90

LA LOTTA AL TERRORISMO E ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

LA LOTTA AL TERRORISMO E ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

 Gli Stati partecipanti dell’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) concordano che il terrorismo costituisce una delle minacce principali per la pace, la sicurezza e la stabilità, nonché per il godimento dei diritti umani e per lo sviluppo sociale ed economico nell’area dell’OSCE e al di fuori di essa. Il terrorismo intende minare i valori stessi che uniscono gli Stati partecipanti dell’OSCE.

Nel contempo, gli Stati partecipanti respingono inequivocabilmente l’identificazione del terrorismo con qualsiasi razza, nazionalità o religione. Pertanto, l’Organizzazione è fermamente determinata ad attuare misure efficaci per prevenire e contrastare il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni, in quanto crimine grave che non ha giustificazioni di sorta qualunque ne siano le motivazioni o l’origine.

Per la lotta alla criminalità organizzata sono state introdotte nel nostro codice penale le figure dell’ «Associazione con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico». Negli ultimi decenni la mafia ha subito molti colpi da parte dello stato con i maxi processi che videro indagati moltissimi mafiosi. Purtroppo ci furono anche delle vittime come i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino morti per sconfiggere la mafia.

 

 LA CENTRALITÀ DELLE NUOVE GENERAZIONI PER LA LOTTA ALLA MAFIA

Si spera sempre che, di generazione in generazione, qualcosa possa cambiare; lo sperano in molti e tutti coloro che spendono volentieri il loro tempo a parlare di legalità ai giovani nelle scuole. Le mafie non sono estinte, anzi con la sommersione sono silenziose e non sparano più oppure lo fanno molto meno, così trattano molti più affari condizionando la vita economico-sociale del nostro paese, grazie alla complicità di imprenditori e liberi professionisti compiacenti come certi politici facilmente corruttibili.

 

IL CONCETTO DI LEGALITÀ NEI SIGNIFICATI DI GIUSTIZIA, RISPETTO, UGUAGLIANZA E CORAGGIO PER INSEGNARE AI RAGAZZI AD ESSERE ADULTI LIBERI IN GRADO DI RISPETTARE IL PROSSIMO

Le regole generali per la giustizia scolastica si trovano soprattutto nello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria e nella recente Legge 71/2017 per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo che ha alcuni articoli specificatamente dedicati alla scuola.

Per non entrare nella logica del mero adempimento servono una lettura pedagogica delle norme e dei comportamenti adulti connotati quotidianamente da coerenza e congruenza. Come per la scuola anche nella vita quotidiana si devono applicare delle semplici regole seguite dai valori trasmessi dai nostri genitori per evitare di intraprendere una strada sbagliata.

Classe 1 sez. D

Silvia De Simone
Silvia De Simone
ADMINISTRATOR
PROFILO

Articoli Correlati

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *