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La scuola come territorio del benessere

Essere un insegnante per me significa avere una grande responsabilità, perché l’attività dell’insegnamento influisce molto sulla vita di un ragazzino nella sua fase di crescita. L’insegnante perfetto dovrebbe avere molti pregi, ma anche dei piccoli “difetti”, se così possiamo chiamarli. La prima qualità fondamentale è quella di essere sempre gentile con i propri alunni, riuscire a coinvolgerli anche in argomenti “noiosi’, essere solare, gioioso per trasmettere queste qualità anche ai ragazzi. C’è un’altra cosa che un insegnante perfetto dovrebbe saper fare: quando un alunno non svolge i compiti, oppure non si comporta come dovrebbe il docente deve rimproverarlo, in modo da fargli prendere coscienza dei proprio errori. Un insegnante non dovrebbe mai essere scontroso, severo e arrogante con gli alunni e non dovrebbe mai mettere in imbarazzo qualcuno davanti a tutta la classe. Non dovrebbe mai sovraccaricare gli alunni di compiti, perché questi ultimi inizierebbero a prendere la scuola come un peso e non come un luogo piacevole. In questo brutto periodo, caratterizzato dalla pandemia mondiale provocata dal Covid 19, gli insegnanti dovrebbero stare ancora più vicini agli alunni e sostenerli in questo difficile frangente, nella visione di una scuola come territorio del benessere.

C.G. (alunna della 1C secondaria di primo grado di Lioni)

Viviana Miele
Viviana Miele
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