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L’AUTOBUS DELLA LIBERTA’

L’AUTOBUS DELLA LIBERTA’

Rosa Parks era una donna afroamericana di Montgomery, Alabama. La sua storia ebbe inizio in un periodo molto particolare della storia degli USA, dove le leggi imponevano la segregazione razziale nei luoghi pubblici, compresi gli autobus. L’1/12/1995, Rosa Parks salì su un mezzo pubblico che l’avrebbe riportata a casa. Dopo aver pagato il biglietto, Rosa prese posto di fronte alla zona riservata ai neri, a metà del bus, affiancata da altri tre passeggeri di colore. Alla fermata successiva, alcuni passeggeri bianchi occuparono i posti di fronte, ma uno dei bianchi rimase in piedi; fu a quel punto che l’autista intimò ai neri di cedere il posto: tutti obbedirono tranne Rosa. A quel punto, il guidatore del mezzo chiamò la polizia che arrestò la donna che, a differenza di quanto è scritto con molta imprecisione in alcuni libri di testo, non era un’anziana donna, ma aveva solo 42 anni e proveniva da una famiglia con una grande tradizione di attivismo per i diritti civili.  Quel gesto ebbe ricadute politiche enormi, forse impreviste dalla stessa persona che lo causò. Era stata accesa la miccia del boicottaggio ad opera della comunità nera di Montgomery ma la Rosa Parks ebbe la trovata geniale di normalizzare l’accaduto con lo scopo di amplificare gli effetti dell’evento: “Non sono salita su un bus per essere arrestata. Sono salita sull’autobus per andare a casa” disse.  Quel boicottaggio durerà un anno, fino a quando le pressioni economiche ad opera della municipalità ristabilirono i trasporti garantiti dagli autobus. Per quanto riguarda la posizione della Parks, quel boicottaggio le costò il posto di lavoro presso la Montgomery Fair, mentre Raymond, il compagno, preferì mollare l’impiego nell’aeronautica a causa delle minacce di licenziamento divenute costanti. I Parks subirono un accerchiamento sotto molteplici punti di vista: il padrone di casa aumentò l’affitto ed i coniugi ricevettero continue minacce di morte. La storia dell’attivismo non sarebbe la stessa senza il celebre arresto della Parks, unito a qualche combinazione fortuita: l’arresto della signora Parks ben si legò al successivo boicottaggio promosso da Martin Luther King. L’attività delle chiese nere aveva inoltre una lunga attività di boicottaggio a Baton Rouge, e Rosa Parks era stata molto sensibile ai sermoni sui diritti civili.

Credo che Rosa Parks sia una delle attiviste più importanti della lotta per i diritti civili e che sia anche un esempio da seguire per tutti. Nonostante siano state numerose le lotte per la libertà collettiva ed individuale il razzismo non ha mai subito una battuta d’arresto totale. Si è indebolito, ma non è scomparso.

C’è anche da dire che si deve ammirare Rosa Parks non solo per quello che ha fatto, ma anche tenedo conto del contesto storico e sociale in cui ha agiro. Come detto prima, quelli erano anni difficili, e fare l’attivista poteva costare la vita. Insomma, questo personaggio non solo ha solo avuto il coraggio di ribellarsi, ma ha fatto aprire gli occhi a migliaia di bianchi che davano per scontato le piccole cose che i neri erano costretti a subire, come appunto lasciare i loro posti ai bianchi. Ingiustizie troppo grandi. Riflettere ed agire con rispetto è la miglior medicina per la libertà delle persone!

A. D.B. III A Teora

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Grazia Bonazzi
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