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L’AUTUNNO IN IRPINIA

L’AUTUNNO IN IRPINIA

L’autunno in Irpinia è il momento nel quale tutti più ci conoscono, ed in cui amiamo presentarci. In autunno la campagna irpina si tinge dei colori rosati e sanguigni della vendemmia e del mosto: i nostri vini leggeri sono apprezzati e bevuti ovunque nel mondo! Ma mentre si raccoglie l’uva nell’aria si spande il fumo invitante delle caldarroste, le saporite castagne dei nostri boschi arrostite sul fuoco. In questi mesi potrete naturalmente gustare le nostre rinomate nocciole, prima ancora che si trasformino nei nostri dolcissimi torroni.

 

LA SAGRA DELLA CASTAGNA

Una delle festività principali dell’Irpinia è la “Sagra della castagna” a Montella. La Sagra della Castagna di Montella IGP è un evento enogastronomico che si svolge a Montella nel periodo autunnale. Tra le manifestazioni più attese in Irpinia e che, ogni anno, attraggono numerosi visitatori, campani e non, la Sagra della Castagna di Montella IGP ha una lunga storia: la sua prima edizione, infatti, risale al 1977, con l’intento di far conoscere il gustoso frutto, considerato tra le migliori castagne prodotte in Italia. La Castagna di Montella, che ha ricevuto nel 1987 la Denominazione di Origine Controllata (DOC) e, nove anni più tardi, riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP) dalla Commissione dell’Unione Europea, è ovviamente la regina della Sagra, protagonista di diversi piatti tipici della tradizione gastronomica locale.  La Sagra della Castagna di Montella IGP non è solo un evento enogastronomico, ma anche un’occasione per assistere a concerti, spettacoli e convegni o, anche, per visitare delle mostre e scoprire le strade e i vicoli del paese.

I PRODOTTI TIPICI

La castagna di Montella: al confine con la provincia di Salerno, Montella è conosciuta in tutta Italia per le sue castagne, da cui si ricava un gustoso liquore. La castagna di Montella si distingue in due diverse tipologie: la “Verdole” e la “Montemarano”; quest’ultima è detta anche “Santimango” e “Marrone di Avellino” ed è ritenuta la migliore di tutta la Penisola.

Il Torrone: le zone di Dentecane e di Ospedaletto d’Alpinolo sono famose per lo squisito torrone. Preparato con un impasto di miele e nocciole, il torrone d’Irpinia è una vera prelibatezza, che nell’antichità deliziava i palati dei Romani.

Il Peperoncino quagliettano: il soprannome “quagliettano” deriva dal nome del borgo di Quaglietta, nel comune di Calabritto. È possibile distinguerne due varianti:

la prima variante è la cosiddetta “papaiola” o “papazzo” e viene conservata sotto aceto.

Alla seconda variante appartiene un tipo di peperoncino detto ”spungulicchio”: ha le dimensioni di un pollice e la punta piegata; il sapore piccante lo rende un ottimo condimento per piatti ed insaccati.

Formaggi e salumi: gli abitanti di Calitri e di Montecalvo Irpino hanno fatto della preparazione del pane una vera arte, consapevoli che esso si sposa perfettamente con i formaggi e i salumi di queste zone. Il pecorino di Bagnoli Irpino e quello di Carmasciano sono famosissimi, insieme alla soppressata e al salame di Mugnano del Cardinale.

I vini: lungo le colline e i declivi che costeggiano il corso del fiume Calore, si inerpicano fertili e rossi vitigni, dai quali nasce un vino dal sapore corposo ed intenso. La vulcanicità del terreno ricco di minerali e il clima mite sono gli ingredienti principali per un buon Taurasi, per il famoso Greco di Tufo e per la preparazione di un ottimo Fiano di Avellino.

 

Lavoro svolto da : L. G., S. D.A., G.R, classe 2 sez. D

Silvia De Simone
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