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MARI E OCEANI

MARI E OCEANI

 

I MARI

Il mare è una vasta distesa di acqua salata, idrograficamente connessa con un oceano, che lambisce le coste di isole e terre continentali.

Il termine è ampiamente usato anche come sinonimo di oceano quando esprime un concetto generico, per esempio quando si parla dei mari tropicali, di acqua di mare o di biologia marina; equivale a oceano anche quando lo si contrappone alle terre emerse.

In pochi casi, molto particolari, lo stesso termine è usato per indicare laghi, di notevole estensione, come il Mar Caspio oppure, anche se piccoli, costituiti di acqua salata, come il Mar Morto.

I mari dipendenti sono le parti di ogni oceano che si distinguono dal resto perché contornati parzialmente dalla terraferma, in misura più o meno consistente. Si distinguono quindi dall’oceano aperto.

I mari dipendenti possono essere di tre tipologie diverse: mari interni, mari aperti e mari epicontinentali. I mari interi sono racchiusi per la gran parte da continenti o isole e comunicano con l’oceano mediante canali e stretti e si dividono a loro volta in mari mediterranei e periferici, i mari aperti si collegano in modo diretto all’oceano, ovvero senza terre emerse interposte infine i mari epicontinentali che sono situati su una piattaforma continentale.

OCEANO

L’oceano è l’insieme delle vaste distese d’acqua salata presenti sulla superficie terrestre; si tratta di un complesso unico e continuo, che circonda i continenti e le isole e che comprende la maggior parte della superficie terrestre (circa il 70% della superficie totale).

Nell’oceano, inteso come complesso unico, si distinguono grandi masse d’acqua, delimitate da continenti, dette esse stesse oceani (come l’Atlantico, il Pacifico e l’Indiano), all’interno dei quali si distinguono a loro volte distese d’acqua minori, dette “mari dipendenti” (come il Mediterraneo e il Mar Rosso).

Il termine “oceano” può essere usato anche in contrapposizione con “mare” e in questo caso l’elemento discriminante sono le dimensioni; i mari sono infatti insenature marginali rispetto agli oceani e sono generalmente diversi per caratteristiche geologiche dei fondali.

I MARI E GLI OCEANI D’EUROPA

L’Europa è bagnata principalmente da tre mari:

  • il Mare Glaciale Artico a Nord;
  • l’Oceano Atlantico ad Ovest;
  • il Mar Mediterraneo a Sud.

A questi tre mari principali va aggiunto il Mar Caspio che bagna l’Europa a Sud-Est.

Tutti questi mari, ad eccezione del Mar Caspio, comunicano con l’Oceano Atlantico.

Quali caratteristiche presenta il Mare Glaciale Artico?

Il Mare Glaciale Artico bagna le coste più settentrionali dell’Europa e lambisce le coste di due soli Stati: la Norvegia e la Russia.

Si tratta di un mare molto grande che viene considerato da molti come un oceano a se stante a cui viene dato anche il nome di Oceano Artico. Altri studiosi, invece, lo considerano come un mare interno all’Oceano Atlantico.

A Nord della Norvegia e della Russia troviamo il Mare di Barents che è parte del Mare Glaciale Artico.

Una parte del Mare di Barents è il Mar Bianco che, un tempo, era collegato al Mar Baltico.

Le acque del Mare Glaciale Artico sono molto fredde e sono coperte, per molti mesi dell’anno, da uno strato di ghiaccio che viene chiamato banchisa. Durante l’estate essa si frantuma formando dei lastroni di ghiaccio isolati, detti pack, che vagano alla deriva verso sud, spinti dalle correnti e dai venti.

A caratterizzare il Mare Glaciale Artico vi è anche la presenza degli iceberg, cioè enormi blocchi di ghiaccio che galleggiano sull’acqua e che spesso sono invisibili perché si trovano al di sotto di essa.

Quali caratteristiche presenta l’Oceano Atlantico?

L’Oceano Atlantico bagna le coste occidentali dell’Europa.

Diversi sono i suoi mari interni:

  • il Mare di Norvegia che bagna la costa occidentale della Norvegia, l’Islanda e la Groenlandia e collega l’Oceano Atlantico con il Mare Glaciale Artico. E’ un mare molto freddo anche se è attraversato dalla Corrente calda del Golfo che lo rende privo di ghiaccio per tutto l’anno;
  • il Mare del Nord, situato tra la Gran Bretagna e la Scandinavia, bagna anche le coste della Francia, dei Paesi Bassi, della Germania e della Danimarca. Comunica con l’Oceano Atlantico a Nord, e attraverso il Canale della Manica, situato tra la Francia e la Gran Bretagna. E’ un mare poco profondo, ma caratterizzato da forti tempeste: per questa ragione i porti che si affacciano su questo mare sono stati costruiti molto all’interno rispetto agli estuari dei fiumi;
  • il Mar Baltico, situato tra la Scandinavia, la Russia, i Paesi baltici e la Polonia. Anch’esso è un mare che, nella zona più settentrionale, gela per un lungo periodo dell’anno;
  • il Mare d’Irlanda, piccolo mare chiuso che separa l’Irlanda dalla Gran Bretagna.

INQUINAMENTO  DI  MARI E OCEANI

OBIETTIVO 14 – AGENDA 2030 – 

Cosa dice il punto 14?

Entro il 2025 bisogna prevenire e ridurre in modo significativo l’inquinamento marino di tutti i tipi, in particolare quello proveniente dalle attività terrestri, compresi i rifiuti marini e l’inquinamento delle acque da parte dei nutrienti e che “entro il 2030 bisogna aumentare i benefici economici derivanti dall’uso sostenibile delle risorse marine per i piccoli Stati insulari e i paesi meno sviluppati, anche mediante la gestione sostenibile della pesca, dell’acquacoltura e del turismo”. Non solo. Anche “aumentare le conoscenze scientifiche, sviluppare la capacità di ricerca e di trasferimento di tecnologia marina, tenendo conto dei criteri e delle linee guida della Commissione Oceanografica Intergovernativa sul trasferimento di tecnologia marina, al fine di migliorare la salute degli oceani e migliorare il contributo della biodiversità marina per lo sviluppo dei paesi in via di sviluppo, in particolare i piccoli Stati insulari in via di sviluppo e i paesi meno sviluppati”. E “assicurare ai piccoli pescatori artigianali l’accesso alle risorse e ai mercati marini; migliorare la conservazione e l’uso sostenibile degli oceani e delle loro risorse tramite l’applicazione del diritto internazionale, che si riflette nell’UNCLOS, che fornisce il quadro giuridico per l’utilizzo e la conservazione sostenibile degli oceani e delle loro risorse.

I principali fattori che influenzano la vita marina sono: la luce, la pressione, i gas disciolti in acqua, le caratteristiche dell’acqua, i nutrienti, la temperatura, la salinità, la densità, il moto ondoso, le maree, le correnti di superficie e la circolazione profonda. Tutte queste caratteristiche determinano la ricchezza e la diversità delle milioni di forme viventi dei mari e degli oceani.

 

Lavoro svolto da : C.P., G.C., V.C., F.R. e A.P., classe 1°sez. B

Silvia De Simone
Silvia De Simone
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