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NATALE AL TEMPO DEL COVID: RISCOPRIAMO LA SOLIDARIETÀ

NATALE AL TEMPO DEL COVID: RISCOPRIAMO LA SOLIDARIETÀ

Ci stiamo avvicinando al Santo Natale con uno stato d’animo d’emergenza, una guerra senza bombe, ma tanti bollettini. Sarà un Natale diverso da quelli trascorsi, senza giochi in famiglia, senza tombolate e cori con gli amici, mercatini e incontri parrocchiali.

Il COVID-19 ha colpito tutti, anche indirettamente.

Non ha risparmiato nemmeno la Chiesa che per un periodo, seppur breve, è rimasta chiusa.

Spero che la notte di Natale le Chiese aprano le loro porte ai fedeli per la Santa Messa affinché possiamo pregare tutti insieme per quelle persone che soffrono anche a causa di questo orrendo virus.

Qualche giorno fa i telegiornali hanno riportato una notizia: un’anziana signora parigina, di nome Denise, con il fiato corto e tutti gli altri segni dell’infezione provocata dal coronavirus, ha rifiutato l’ultimo posto disponibile in terapia intensiva a favore di un giovane ammalato anch’egli di COVID-19.

Denise ha così motivato: «Datelo a chi ha più chance di me». I medici le hanno scritto una commovente lettera aperta che lei non potrà leggere, perché la signora non è sopravvissuta, mentre il posto lasciato libero ha salvato la vita di un giovane.

Denise è un esempio per tutti noi. Gesto di grande umanità, di altruismo estremo e di solidarietà.

Scriveva nel 1600 il poeta inglese John Donne: “Nessun uomo è un’Isola, completo in se stesso. Ogni uomo è un pezzo di continente, una parte della Terra. Se una zolla viene portata via dall’onda del mare, la terra ne è diminuita, come se un promontorio le mancasse”.

Tutti noi, quest’anno, riscopriremo lo spirito originario del Natale, il significato profondo e religioso di questa festa. Nell’atto di donare cercheremo di caratterizzare non solo il dono, ma la persona.

Noi ragazzi saremo attenti a valori fondamentali come l’attenzione per gli altri, per le categorie più disagiate e per chi ha bisogno di aiuto. La nostra comunità è chiamata ad un abbraccio di solidarietà attraverso ammirevoli iniziative che si pongono l’obiettivo temporale di poter contribuire ad alleviare le sofferenze economiche delle numerose famiglie nel periodo natalizio, ma soprattutto di far maturare nelle giovani generazioni una sempre più crescente coscienza civica per una società più equa e solidale.

Papa Giovanni Paolo II disse: “Tanto più grande sarà la gioia di questa festa, quanto più sapremo condividerla con quanti attendono da noi un ricordo concreto”.

 

Buon Natale

Autore: V. R. – Scuola Sec. I grado – Teora – Classe IIA

Silvia De Simone
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