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Natale in Catalogna

Natale in Catalogna

La Catalogna è una comunità autonoma spagnola situata all’estremità nord-orientale della Penisola Iberica, tra i Pirenei e il Mediterraneo. Copre un’area di 32.108,2 km² e ha una popolazione di 7.543.825 abitanti. Composta da quattro province, Barcellona, Girona, Lleida e Tarragona, il suo Capoluogo è la città di Barcellona. Confina a nord con la Francia e Andorra, a ovest con l’Aragona, ad est con il Mar Mediterraneo, e a sud con la Comunità Valenzana.

Troverete di seguito una serie di tradizioni spagnole e in particolar modo catalane legate al periodo natalizio.

In Spagna generalmente la festa dell’Immacolata Concezione, l’08 dicembre, è  considerata l’inizio del periodo natalizio. È questo il giorno in gli addobbi natalizi vengono preparati. In molte case spagnole la decorazione principale è il presepe.

Una simpatica curiosità: precisamente in Catalogna, passeggiando tra mercatini e strade affollate durante il periodo natalizio ci si potrebbe imbattere in un presepe un po’ particolare. O meglio, il presepe di per sé sarebbe molto simile al nostro, fatta eccezione per uno strano personaggio: insieme a Maria, Giuseppe, Gesù, il bue e l’asinello infatti, tra i ciuffi di muschio e qualche pecorella perplessa, si potrebbe scorgere un uomo vestito di bianco, con la tradizionale barrettina rossa in testa e i pantaloni calati! Il Caganer è un elemento del presepe che vedi solo in Catalogna. È la statuetta di un uomo catalano che indossa i tipici vestiti catalani. È accovacciato con i pantaloni alle ginocchia e la sta facendo! Può sembrare strano, ma è una tradizione del XVIII secolo. La cacca è vista come simbolo di buona fortuna poiché fertilizza la terra e garantisce un buon raccolto l’anno seguente!

 

Un’altra curiosità catalana riguarda un personaggio fantastico che si chiama Caga Tiò! Nel giorno dell’Immacolata Concezione (l’8 dicembre), si inizia a dar da mangiare ogni notte ad un tronco, e si copre normalmente con una coperta affinché non abbia freddo durante la notte. Si tratta di un tronchetto con una faccia sorridente che indossa il cappello catalano rosso tradizionale, la Barretina. Tutti i giorni tra l’08 dicembre  e la vigilia di Natale i bambini si occupano del Caga Tió. Lo coprono con una coperta per non fargli prendere freddo e lo nutrono con il torrone tutte le sere. In questo modo si assicurano che si riempia per bene così potrà espellere (!!!) molte delizie la sera di Natale!

 

La sera della Vigilia dopo il cenone, il dolce è offerto dal Caga Tió. Ai bambini viene dato un bastone con cui colpiscono il Caga Tió cantando una canzone speciale:

“Caga Tió avellanes I torró
Si no vols cagar
Et donanem un cop de pal.”

Traduzione:

“Caga Tió nocciole e torrone
se non vuoi fare la cacca
ti colpiremo con un bastone”

I bambini poi guardano sotto la coperta del Caga Tió e trovano dolci e piccoli giocattoli. È simile ai regali che i bambini trovano nelle calze, portati da Babbo Natale.

Il 28 dicembre invece si  festeggia la festa di Los Santos Innocentes. È molto simile al primo di aprile italiano, dove ci si fanno degli scherzi a vicenda. Lo scherzo tipico è attaccare l’immagine della sagoma di un uomo sulla schiena delle persone sperando non se ne accorgano. Anche le televisione e i giornali prendono parte al divertimento.

A Capodanno anche gli spagnoli si assicurano sempre di mangiare lenticchie a pranzo. Ogni lenticchia rappresenta una moneta. Si dice che in questo modo ci sarà ricchezza e buona fortuna l’anno seguente.

A differenza degli altri paesi, prima di uscire e festeggiare si fa un cenone con la famiglia. Appena prima di mezzanotte si accende la televisione. Tutti i canali trasmettono il grande orologio nella piazza principale di Madrid. Quando l’orologio batte dodici volte prima di mezzanotte, a ogni battito viene mangiato un chicco d’uva. È molto difficile da fare e c’è molta ilarità mentre tutti cercano di riempirsi la bocca di uva! Si dice che chi riuscirà a mangiare tutti e dodici i chicchi sarà  fortunato l’anno seguente.

Un’altra usanza particolare riguarda l’attesa dei Re Magi da parte dei bambini: la sera del 05 gennaio si tiene una parata per Barcellona. Gli adulti vestiti come i Re Magi distribuiscono dolci ai bimbi emozionati; essi rappresentano i Re Magi della Bibbia che portano oro, incenso e mirra a Gesù bambino.

In Spagna infatti la visita di Babbo Natale non è attesa il 25 Dicembre, ma è fissata invece per il 6 Gennaio, giorno in cui si celebra la cosiddetta Cabalgata de Reyes Magos, ovvero l’avvento dei Re Magi che sfilano su carri colorati, pieni di luci e musica in ogni città della Spagna portando regali a tutti i bambini.

I bambini, la notte del 5 gennaio appunto, lasciano le scarpe vicino alle finestre perché siano riempite dai Re Magi; la tradizione vuole che i più piccoli lascino fuori dell’acqua per i cammelli su cui hanno viaggiato e del cibo. Prima di questo giorno i bambini hanno scritto lettere raccontando se sono stati buoni o cattivi e dicendo cosa vogliono ricevere per Natale. Il mattino del 06 gennaio i bimbi si svegliano e scoprono che regali hanno ricevuto dai Re Magi: sperano di poter avere tutto ciò che hanno chiesto e non un pezzo di carbone perché sono stati cattivi.

Dopo di questo si fa un grande pranzo in famiglia. Il dolce tipico di questo giorno è El Roscon de Reyes. È una torta a forma di anello. Nella torta vengono inseriti due oggetti: una statuina di un re e un fagiolo verde. Una volta servita la torta tutti controllano le loro fette sperando di trovare il re e non il fagiolo! Chi trova il re nella torta viene incoronato re per un giorno. Chi trova il fagiolo, invece, deve pagare la cena!

Questo giorno segna la fine del periodo natalizio. Il giorno dopo i bambini tornano a scuola e mostrano agli amici i nuovi giochi.

M. D. A. , classe 2 B.

Silvia De Simone
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