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Riflessioni sulla guerra

Riflessioni sulla guerra

La guerra, come la malattia, non è la causa ma l’effetto di un male profondo e diffuso: è la sommatoria delle singole disarmonie che ognuno alimenta con il suo personale egoismo. Si dice che la guerra germoglia sul terreno dell’ingiustizia, della disperazione, della miseria, ed è vero, ma non è solo questo.

Oggi nelle menti della gente, così come in passato “negro” aveva il valore di “cattivo”, ha valore l’equazione musulmano/arabo.

Bisogna comunque ricordare che l’Italia, come ribadito nell’articolo 11 della Costituzione, ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, consente in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

CITAZIONI

“La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire”.

“Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come l’ha trovato”.

“La suprema arte della guerra è sottomettere il nemico senza combattere”

“L’umanità deve mettere fine alla guerra, o la guerra mette fine all’umanità”.

“Non serve sempre fare la guerra ma anche mantenere la calma e la pace”.

 

Riflessioni di Giorgio Bilotta e di Gerardo Contino

Silvia De Simone
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