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Shoah, Olocausto, Sterminio degli Ebrei, Auschwitz.

Shoah, Olocausto, Sterminio degli Ebrei, Auschwitz.

Shoah, Olocausto, Sterminio degli Ebrei, Auschwitz….Bastano queste parole per riportare alla mente di ognuno di noi una serie di immagini tragiche. Abbiamo visto film, letto libri, sfogliato antiche fotografie, visitato musei e sentito persino storie in prima persona da alcuni sopravvissuti dei campi di concentramento.

Ognuna di queste parole porta con sé un carico di dolore, come una ferita ancora aperta nel cuore e nello stomaco di ogni essere umano. Ed è bene che questo non cambi mai.

È importante non dimenticare la tragicità dello sterminio di milioni di esseri umani tra il 1939 e il 1945, perché dagli errori del passato si impara sempre qualcosa e, in un periodo storicamente delicato come quello che stiamo vivendo, è bene ricordarsi tutte le cose sciocche fatte in passato per la bramosia di potere.

Ripetiamoci allora nella mente la parola Shoah, perché questa, più di ogni altra, porta con sé un valore particolare.

Si tratta di un termine ebraico che significa Tempesta Devastante. Questo è il modo che è stato scelto per indicare lo sterminio di milioni di esseri umani innocenti, soprattutto ebrei. Un termine, Shoah, che fa orrore e ricorda la paura.

La Shoah è stato un momento terribile della storia dell’umanità. Questo è innegabile, ma ciò che dovrebbe portarci a riflettere sono due punti: il primo è che dopo lo sterminio degli ebrei la condizione di vita dei tedeschi ariani, come si definivano, non è migliorata. Il motivo è semplice: ovviamente, la colpa non era degli ebrei. In secondo luogo, questo instillare odio nei confronti del diverso, sia a livello religioso che di lingua o colore della pelle, è un atto sbagliato.

Non esiste una popolazione più o meno brava, più o meno forte. Esistono solo esseri umani che possono fare cose bellissime come cose bruttissime, possono sbagliare o raggiungere importanti risultati. L’importanza dell’uguaglianza tra popoli è un concetto chiave che la memoria dell’Olocausto dovrebbe ricordarci ogni giorno.

 

Lavoro svolto da C.R., classe 3° sez. D

Silvia De Simone
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