728 x 90

TRADIZIONI DEL NATALE

TRADIZIONI DEL NATALE

Il Natale è una festa mondiale in cui tutti i cristiani onorano simbolicamente la nascita di Gesù Cristo e, come tutti sappiamo, cade il 25 dicembre. Il tema principale del Natale, così come suggerisce la parola, è la Natività cristiana ed è una delle ricorrenze più importanti nel nostro Paese. Per questo negli anni si sono avvicendate innumerevoli tradizioni che, con piccole variazioni tra regione e regione, vengono celebrate tutti gli anni.
Oggi ripercorreremo proprio questo insieme di simboli e pratiche legate al Natale e alla tradizione del nostro Paese e, magari, ti capiterà di scoprirne qualcuna di cui non eri ancor a conoscenza.

TRADIZIONI:

L’albero ed il presepe

La prima grande tradizione natalizia del nostro Paese riguarda una data precisa in cui la maggior parte delle famiglie festeggiano la ricorrenza dell’Immacolata Concezione. In questo giorno, infatti, le persone sono solite addobbare l’albero di Natale e posizionare il presepe, ovvero la rievocazione della Natività. Il Presepe è una grandissima tradizione che vede soprattutto a Napoli la sua massima popolarità. Sono famosi anche quelli di Bologna e Genova e in alcune regioni ci sono piccoli comuni come Greccio che organizzano il presepe vivente, composto da persone reali che inscenano la natività.

Babbo Natale e Santa Lucia

Il Presepe e l’albero natalizio sono collegati immancabilmente alla trepidante attesa di Babbo Natale da parte dei bambini. Questo personaggio deriva dalla Leggenda di San Nicola e giunge fino ai nostri giorni come un omone grosso con la barba bianca capace di consegnare i regali di Natale a tutti i bambini del mondo nella notte del 25 dicembre. Ci sono alcune regioni, soprattutto al nord, che anticipano questa data al 6 dicembre e quindi i regali si ricevono nella notte in cui si festeggia il santo. Bergamo e Verona, per esempio, festeggiano questa ricorrenza il 13 dicembre in onore di Santa Lucia. I bambini sono soliti scrivere una letterina indirizzata alla Santa in cui ammettono di essere stati buoni e ubbidienti e, pertanto, chiedono dei regalini per il loro encomiabile comportamento. Per ringraziare la Santa i bambini lasciano una ciotola con della farina per l’asinello di Santa Lucia e una tazza di caffè con pane e biscotti per la Santa. Lo stesso accade per Babbo Natale a cui molti bambini scrivono la letterina e attendono fiduciosi l’arrivo dei loro doni tanto desiderati.

I REGALI

 Il regalo rappresenta un ‘pensiero’ che una persona fa all’altra, secondo la cultura dello scambio reciproco e che viene presentato sotto forma spesso di una bellissima scatola ben addobbata e infiocchettata. La tradizione dello scambio dei doni va quindi fatta risalire alla nascita di Cristo ed in particolare ai doni per eccellenza che i Re Magi fecero a Gesù bambino, ovvero oro, incenso e mirra. Ed ecco che i doni di Natale sono rappresentati da una scatola con un regalo all’interno.

LE TRADIZIONI NATALIZIE AI FORNELLI

Durante le feste natalizie, che solitamente terminano il 6 gennaio con la ricorrenza dell’epifania, la vera tradizione nostrana si manifesta ai fornelli. Difatti le feste natalizie sono l’occasione durante la quale si cucinano le pietanze più tradizionali come lasagne, arrosti e dolci tipici come il Pandoro ed il Panettone. Pandoro e Panettone sono i dolci più tradizionali del Natale italiano assieme al torrone, la cui consistenza e ricetta varia da regione a regione.
Il Pandoro ed il Panettone, invece, seguono fedelmente le ricette della tradizione che provengono dalla Sicilia e dalla Lombardia.

ALCUNI DOLCI TRADIZIONALI:

IL PANDORO: Il Pandoro e il Panettone fanno parte delle tradizioni natalizie italiane per eccellenza. Ogni famiglia ne consuma almeno uno per tipo durante le feste, e possono essere farciti con diverse creme, uvetta e canditi. Il panettone è una tradizione che viene da Milano e pare che il nome venga dall’espressione “Pan del Toni”. Il Pandoro invece sembra avere origini veneziane e la parola “oro” proviene dal colorito dorato regalato dalle uova.

IL TORRONE: il torrone è un tipico dolce natalizio ed è uno dei dolci più antichi del mondo, perché creato dall’unione di miele, zucchero, mandorle, noci, arachidi, nocciole, ingredienti genuini e da sempre conosciuti.

GLI STRUFFOLI: gli struffoli sono dei dolci tipici del periodo natalizio e della gastronomia meridionale, principalmente della cucina napoletana.

I KRAMPUS

Nella mitologia delle zone europee di lingua tedesca, il Krampus è un essere demoniaco che accompagna la figura religiosa-folkloristica di San Nicola, venendo rappresentato da una tradizionale sfilata in maschera lungo le strade del paese. Tale tradizione è legata alla mitologia cristiana, più precisamente al vescovo San Nicola e al suo servitore denominato Krampus, dove quest’ultimo è un demonio sconfitto dal santo e perciò costretto a servirlo. Queste manifestazioni sono eventi tipici della giornata della vigilia di San Nicola, 5 dicembre, nate più di 500 anni fa e tuttora festeggiate in Slovenia, Croazia, Austria, Italia (Trentino Alto Adige e Friuli).

LA LEGGENDA

Si racconta che tanto tempo fa, nei periodi di carestia, i giovani dei piccoli paesi di montagna si travestissero usando pellicce formate da piume, pelli e corna di animali. Essendo così irriconoscibili, andavano in giro a terrorizzare gli abitanti dei villaggi vicini, derubandoli delle provviste necessarie per la stagione invernale. Dopo un po’ di tempo, i giovani si accorsero, però, che tra di loro vi era un impostore: era un demone, che approfittando del suo reale volto diabolico si era inserito nel gruppo rimanendo riconoscibile solo grazie alle zampe a forma di zoccolo di capra.

Venne dunque chiamato il vescovo Nicola, per esorcizzare l’inquietante presenza. Sconfitto il demone, tutti gli anni i giovani, nel giorno della vigilia di San Nicola, travestiti da demoni, sfilavano lungo le strade dei paesi, non più a depredare ma a “punire i bambini cattivi”, accompagnati dalla figura del vescovo che aveva sconfitto il male.

LA DESCRIZIONE

I Krampus (dal bavarese krampn, ovvero “morto”, “putrefatto”, oppure dal termine kramp, che in lingua tedesca significa “artiglio”) sono demoni dalle sembianze mostruose e animalesche, scatenati e molto inquietanti, che si aggirano per le strade alla ricerca dei bambini “cattivi”. I loro volti sono coperti da terrificanti maschere diaboliche, i loro abiti sono laceri, sporchi e consunti. I Krampus, vagando per le vie dei paesi, provocano rumori ottenuti da campanacci o corni, che li accompagnano nel tragitto che compiono, mentre colpiscono con frustate la gente.

 

REALIZZATO DA: R. e D. T., S. E., G.  D. P., M. R. e C. R., classe II sez. D

 

 

 

 

Silvia De Simone
Silvia De Simone
ADMINISTRATOR
PROFILO

Articoli Correlati

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *