728 x 90

Tu che….

Tu che….

È difficile pensare che in un contesto così complesso, come lo è stato quello della Seconda Guerra Mondiale, con l’istituzione delle leggi razziali, ci potesse essere qualcuno come Palatucci, con una carica così in vista, capace di salvare delle persone, non lasciandosi sopraffare dalla paura di essere scoperto e deportato lui stesso, ma facendo prevalere il coraggio, la forza e l’altruismo. La scelta di Palatucci fu sicuramente dettata dal suo cuore e dalla non comprensione di ciò che quelle leggi affermavano, come si evince da una frase scritta in una lettera rivolta allo zio: “Vogliono farci credere che il cuore sia solo un muscolo, e ci vogliono impedire di fare quello che il cuore e la nostra religione ci dettano”.
Si ritrovò a dover decidere se salvare o no delle persone che anche se diverse per razza, avevano sicuramente il volto di una persona cara, di una madre, di un figlio o di uno zio.
Ognuno di noi dovrebbe prendere come punto di riferimento Giovanni Palatucci, per poter cambiare almeno un po’ questo mondo che viene a volte offuscato da ideali sbagliati, che conducono alcune persone ad azioni estreme.
Purtroppo la mia generazione riceve quotidianamente impulsi sbagliati, dalla televisione e dalla rete, attraverso siti che portano ad autoinfliggersi dolore e che nascondono persone malate, come lo era Hitler per quell’epoca.
La nostra generazione ha un forte bisogno di persone coraggiose e altruiste come Palatucci, a cui possa ispirarsi e a cui possa attingere per non essere minata nelle proprie fondamenta da ideali sbagliati.
Negli ultimi anni, in varie manifestazioni, sono venuti fuori simboli antisemiti del nazismo, come la svastica oppure la fascia nera portata al braccio da alcuni ragazzi e tali eventi hanno spesso provocato distruzioni e qualche volta purtroppo, addirittura feriti.
Ci vorrebbero sicuramente molte più persone con ideali giusti che contribuiscano con il loro pensiero a fare proseliti, contagiando i giovani che stanno formando la loro personalità con idee sempre più positive liberate da ogni condizionamento religioso, di pelle o di appartenenza politica, per un mondo in cui ogni persona abbia la libertà di essere se stesso, di esprimere le sue idee creando e non distruggendo.
Purtroppo non si può rimediare alle azioni passate fatte da Hitler o da Mussolini, è troppo tardi, ma si può modificare il nostro futuro prendendo esempio dai loro errori, affinché siano di monito per noi giovani.
Voglio pensare che tutti quei morti nei campi di concentramento, che non riuscì a salvare Giovanni Palatucci, nonostante ci avesse provato con tutte le sue forze, anche durante il viaggio di deportazione nel campo di Dachau,
possano servire sia alla mia di generazione che a tutte quelle future, a far in modo che tutto ciò non accada mai più.

 

 Tu che …
Oh, Giovanni, tu che per loro sei stato il Giusto
Oh, Giovanni, tu che li hai salvati, che li hai protetti,
tu che hai donato la libertà a migliaia di ebrei
tu che senza paura hai affrontato il tuo destino
Oh, Giovanni, tu che sei stato e sei per tutti noi
il riferimento per cambiare le crudeli sorti
Oh, Giovanni tu che non sei stato solamente un
poliziotto, ma anche un uomo, dimostrando tutta la tua tenacia
Oh, Giovanni, tu che sei volato via così giovane,
come una rondine
che migra verso Paesi più caldi,
ma senza ritorno
Oh, Giovanni che la natura ti ha accolto in un caldo abbraccio,
lasciandoci privi di ogni altro tuo gesto per
colei che differenze non fa

 

M.D., classe 3 sez. B

Silvia De Simone
Silvia De Simone
ADMINISTRATOR
PROFILO

Articoli Correlati

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *