Il 23 novembre 1980, alle 19.34, un terremoto di 6.5 gradi della scala Richter colpì la zona dell’Irpinia, nel sud Italia, colpendo principalmente la Campania e la Basilicata. Il terremoto provoco circa 2.900 morti, 8.000 feriti e 290.000 sfollati.
Ci furono molte polemiche sui soccorsi, in particolare sui ritardi. Significativa fu l’opera di volontari per aiutare le popolazioni colpite.
“C’è carne da cannone, carne d’appalto
carne da intrallazzo”
23 NOVEMBRE 1980
La storia cantata: brano tratto da “dal reflusso alla fine della guerra fredda – 1980/1989- “ di Paolo Pietrangeli
Nelle narici l’odore del tabacco
sulle papille il sapore dello smacco
l’attacco, l’attacco, da terra e dal mar
non era previsto, son tutti a scappar.
La cavalleria è sorpresa
la fanteria dispersa
la retrovia si sfracchia
s’inguacchia, s’invoca la fatalità
la terra risucchia dolore e pietà
Vengono presi i cani a fucilate
“Scappate, scappate!”
la notte copre sagome impazzite
“Fuggite, fuggite!”
Chi era il nemico e dove sarà?
Qualcuno ha tradito e ritradirà
Il cappellano prega
il comandante impreca
il caffelatte in tazza
la neve, la guazza, la complicità
nascondono i morti. Facciamo a metà?
Certo perché il paese ora si tende
“Le tende, le tende!”
si risveglia qualcuno che si offende
“le tende, le tende!”
Nessuno si arrende e la resa c’è già
si accende, si vende anche la dignità
C’è carne da cannone, carne d’appalto
carne da intrallazzo
di intrighi a palazzo, il veleno, il pugnale,
difende se stesso il quartier generale.
E adesso chi soccorrerà i soccorsi?
“Son persi, son persi!”
Unghie, spari, ricatti, sangue e morsi
“Dispersi, dispersi!”
Ti prego, ritorna
PAOLO PIETRANGELI
- STRUMENTI CONTENUTI NEL BRANO: piano-tromba-trombone-contrabasso-sax contralto-chitarra
CHIARA E SARA
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