728 x 90

PIZZA MIGLIAZZA CU LI FRITTOLE: PIATTO TIPICO DELL’IRPINIA

PIZZA MIGLIAZZA CU LI FRITTOLE: PIATTO TIPICO DELL’IRPINIA

STORIA:

Le origini Il nome “pizza migliazza” deriva, secondo l’antica tradizione, dalla sua preparazione che, originariamente, veniva impastata con la farina di miglio che oggi viene spesso sostituita da quella di granoturco. Tradizionalmente veniva preparata in abbinamento con la minestra maritata, altro piatto tipico di questo territorio.

RICETTA:

La pizza migliazza cu li frittole è un’antica ricetta tipica del territorio irpino: consiste in una pizza da forno a base di farina di granoturco, insaporita con formaggio pecorino e “frittole” cioè cicoli, i pezzetti di grasso che si ottengono dalla lavorazione della sugna. La migliazza è un piatto decisamente invernale, sia per gli ingredienti usati, residui della lavorazione del maiale, sia per il suo elevato apporto calorico; tradizionalmente veniva preparata in abbinamento con la minestra maritata. L’impasto è fatto con farina di mais, sale e acqua a cui si aggiungono le frittole e poi si cuoce in un apposito tegame chiuso da un coperchio su cui si poggiano dei pezzi di brace.

 

ALCUNE TRADIZIONI DELL’IRPINIA

“Riti di Fuoco”: a Lioni musica, tradizioni e leggende

DOVE:                                               nel centro storico di Lioni

QUANDO:                                     4 gg a cavallo dell’8 dicembre (festa dell’Immacolata “Madonna de’ lo fuoco)

ALTRE INFORMAZIONI:       organizzata dalla Proloco locale

 

Riti di Fuoco, è una manifestazione che a Lioni (AV) riprende il tradizionale evento de La Madonna de lo Fuoco trasformando il paese in uno spettacolare contenitore di musica, colori, teatro, arte ed enogastronomia, seguendo un programma che si snoda per 4 giorni a cavallo dell’8 dicembre, mettendo in scena, tra janare e giochi antichi, la magia del fuoco in tutte le sue declinazioni.

Al fuoco, protagonista indiscusso dell’evento, si accompagnano le tradizioni ed il folklore irpino,  che si rinvengono non solo nelle pire che vengono accese durante l’evento, che danno vita ai cosiddetti falò, ma anche nell’enogastronomia (stand che propongono primi e secondi tipici della tradizione culinaria lionese come la pasta a mano e la carne di maiale alla brace), passando per le cantine e birrifici artigianali (irpini), nonché nell’artigianato (la proloco organizza anche il banco con prodotti da aggiudicare tramite offerta libera) e nelle esposizioni artistiche, attraverso mostre allestite appositamente per richiamare artisti di origine irpina.

 

Lavoro svolto da S.R., classe I sez.C

Silvia De Simone
Silvia De Simone
ADMINISTRATOR
PROFILO

Articoli Correlati

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *