PRODOTTI TIPICI IRPINI
- CULTURA E TRADIZIONI
- 23 Aprile 2024
Un poliziotto, un commissario, ma soprattutto un uomo di grande umanità e generosità è Giovanni Palatucci, lo Schindler irpino che nasce a Montella il 31 maggio 1909. Dopo gli studi e un breve incarico come vice commissario di pubblica sicurezza a Genova, nel 1937 viene trasferito a Fiume come funzionario addetto all’Ufficio Stranieri, ruolo che
CONTINUA A LEGGEREGiovanni Palatucci è stato un poliziotto italiano, nonché Questore di Fiume, città nell’odierna Croazia, all’epoca facente parte del Regno d’Italia. Al giorno d’oggi è ricordato come l’eroe che ha salvato circa 5.000 persone ebree che, senza di lui, sarebbero morte nei lager. Egli nacque il 31 maggio 1909 a Montella. Dopo aver frequentato il servizio
CONTINUA A LEGGERESono un ragazzo che ama molto la lettura e la musica. Nelle ore libere, dopo aver terminato i compiti scolastici, mi dedico alla lettura di libri di opere storiche e di romanzi interessanti. Mi è capitato tra le mani, un giorno, nella libreria di mio padre, il “Diario di Anna Frank”, l’ho letto e mi
CONTINUA A LEGGEREGiovanni Palatucci nasce a Montella, in provincia di Avellino, il 31 maggio 1909. Ottiene il diploma di maturità classica al liceo “Torquato Tasso” di Salerno. Palatucci prima adempie al servizio militare (Ufficiale di Complemento) in Piemonte e poi si laurea in giurisprudenza, nel 1932, presso l’Università di Torino, con una tesi in diritto penale, sul
CONTINUA A LEGGEREGiovanni Palatucci è stato un poliziotto e vice commissario aggiunto di pubblica sicurezza, che è vissuto nel pieno del periodo nazista, e che ha dato la sua vita per salvare migliaia di persone dalle mani tedesche. Egli nacque a Montella, un paese in provincia di Avellino, nel Maggio del 1909. Nel corso della sua adolescenza
CONTINUA A LEGGERECorreva l’anno 1909 e il giorno 31 del mese di Maggio nasceva a Montella, ridente paesino della provincia di Avellino, Giovanni Palatucci. Trascorse la sua infanzia tra l’amore e le mille attenzioni della sua famiglia. In quegli annI divampava la 1° Guerra Mondiale e lui, pur essendo un bambino ascoltava e interiorizzava il dolore delle
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