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- CULTURA E TRADIZIONI
- 23 Aprile 2024
23 novembre 1980 Quando canta la civetta …………………………….. Cuccu-vi cuccu-và Tutto Calitri deve tremare. Era il 23 novembre Con gli amici eravamo sempre insieme Ed il tempo buono era, alle sette e mezza della sera chi mai credeva quale sorte ci attendeva in un bel momento si arrabbiarono gli elementi che ad un tratto si
CONTINUA A LEGGEREIl terremoto dell’80 fu una catastrofe totale! Case e palazzi furono distrutti, ogni situazione sembrava surreale; questa tragedia sconvolse proprio tutti. Adulti e bambini erano disorientati: per le strade non c’era più niente… solo polvere, buio e disperazione della gente. Quel finimondo li aveva devastati. Tante
CONTINUA A LEGGERELA TRAGEDIA DEL 1980 E LA PANDEMIA DEL 2020 GLI EVENTI CATASTROFICI SI RINNOVANO E MIETONO VITTIME La storia si ripete…dopo quarant’anni, noi alunni della scuola primaria, ci ritroviamo a vivere una situazione di disagio che, in un certo qual modo, è simile a quella vissuta nel 1980, anche se le cause di questo disagio
CONTINUA A LEGGEREErano le 19:35 del 23 novembre 1980 quando due scosse sismiche a distanza di pochi secondi una dall’altra sconvolsero, per circa 90 minuti, la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale. Danneggiò i paesi dell’Irpinia e del Vulture, come Castelnuovo di Conza, Conza della Campania, Laviano, Lioni, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia, Calabritto e Santomenna. La scossa di diffuse fino ad
CONTINUA A LEGGEREEra il 23 NOVEMBRE del 1980 quando alle 19.34 la terra iniziò a tremare violentemente. Il tintinnio dei bicchieri stipati nelle vecchie credenze si fece sempre più forte e insistente. D’improvviso il pavimento iniziò a sussultare. Poi quel boato tra le gole delle montagne… e quello sciame sismico che per giorni contribuì ad accrescere
CONTINUA A LEGGEREQuel 23 NOVEMBRE DEL 1980 è ancora vivo nei ricordi della mia cara nonna materna. Alla mia domanda “Nonna, cosa ricordi del terremoto del 1980?” lei incomincia a parlare e, col terrore ancora conficcato negli occhi, mi racconta: “Quel 23 novembre del 1980 era una domenica di sole. Non sembrava affatto autunno inoltrato. Mi recai
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